88 ore 10 del 4 novembre entravano nel porto di Fiume, in assetto di guerra, e si ormeggiavano alla banchina senza incontrare alcuna resistenza. Lo stesso giorno alle ore 23 il capo di stato maggiore della Marina telegrafava al ministro della Marina : « Occupato Parenzo, Rovigno, Abbazia, Lussin. Emanuele Filiberto e sezione cacciatorpediniere trovansi Fiume affermando così nostra prevalenza. — Revel. I particolari della spedizione navale da Venezia a Fiume si rilevano esaurientemente dal diario novembre-dicembre 1918 del cacciatorpediniere Sirtori (capitano di corvetta Carlo Alberto Mercalli), che vi partecipò scortando il Filiberto fino all’ancoraggio di Fiume. In tale diario si legge : « Venezia 1918. 2 Novembre : « Alle ore 21 il Sirtori riceve ordine di tenersi pronto a muovere in squadriglia alle ore 6 del mattino seguente. 3 Novembre : « Alle ore 6,5 esco da Venezia in squadriglia ed incrocio nella formazione di linea di fila fino alle ore 8 fra la boa della rotta 104’ e la Pagoda di Malamocco, in attesa della r. nave Filiberto sulla quale trovasi imbarcato il contrammiraglio Guglielmo Rainer. « Uscita la Filiberto, la squadriglia assume la posizione di scorta e la formazione prosegue per uscire dalla zona minata della Piazza seguendo la rotta centrale di sicurezza. Si prosegue percorrendo le rotte opportune sino ad avvistare l’isola di Unie alle ore 16,30. « Data la tarda ora, la poca velocità del Filiberto, in relazione al cammino ancora da percorrere, e l’obbligato passaggio in zona pericolosa, sia nel Quarnaro che nel canale della Faresina, l’ammiraglio decide di incrociare durante la notte nelle acque a sud di Sansego. 4 Novembre : (( Alle ore 7 la formazione notturna a 10 miglia di velocità riprende la disposizione del giorno precedente, dirigendo sullo Scoglio della Galiola a velocità di 11 miglia e quindi su Punta Nera. « A Punta Nera, per effettuare in condizioni di sicurezza il passaggio dello sbarramento della Faresina, tenuto conto