XXIIII VITA DI Oltre alle cofc fopraddette , coafervanfì appretto ì nobiliifimi credi ma-nofcritte le due opere infrafcritte. <5. Una Cronologia in lingua latina, dalla creazion del mondo condotta fino all’imperio di Ferdinando III. 7. Una Parafrafl in profa della Farfuglia di Lucano, alfa quale diyifava il Cavaliere Bari/l» Nani, fuo nipote, di dare l'ultima mano, e mandarla alla luce. Di quell’opera, come ancora delle due feguenti, fa menzione Lorenzo CrafTo, nel primo volume degli Elogia carte 106. 8. Concioni degli Annali di Tacito, Q. Difcorfl varj. Giorgio-Mattia Konigio, nella fua Bibliotheca verus & nova, a carte 566. col. a (a) parlando del Nani, dice : Extat & ejus Pbilofophia peripatetica dogmatica., anno 1671. Patavii edita. Ma qual fia quefla filofofia peripatetica del Nani, e fu qual fondamento ciò dal Konigio fi afTerifca , chi lo fa ? Non da altri contuttociò io credo, fuorché dall’autorità del Konigio, effere flato indotto ad affermare lo fteflb il famofo Giovanni Fabbrizio nella terza parte dell’ lfloria della Biblioteca Fabbriziana, nel luogo più fotto da rammemora rii, dicendo, che fcrìpfit etiam Philofopkiam peripateticam dogmaticam. Altra opera è al Nani attribuita dal citato P. Le Long, a carte 680. num. 13326. Relation de la conduite prefente de la France , ecrite eri italien ; de Paris, ce 25. novembre 1664. en douze , Leyde, 1665. Cette relation e/l Jignee S. V. N. V. ce qui fignifie peut-etre Signor Veflro NANI Veneto, ec. Ma ne il Nani fu Ambafciadore in Francia quell’anno 1664. ne quelle quattro lettere am. metter poffono fi fatta efpofizione per più capi, a chi ben le confiderà. Era in quel tempo Ambafciadore in quella corte Luigi Grimani, a cui l’anno appunto 1664. a’10. d’agofto Marcantonio Giufliniano, che poi fu Doge, era flato eletto fucceiTòre . XXXIII. E queflo è quanto per me fi è faputo raccorre intorno alla Vita e alle cofe memorabili del Cavalier e Proccuratore Bati/la Nani, e delle cofe di quella Sereniflìma Patria chiariilimo Iflorico; foggetto che per fama dì letteratura s’è occupato il luogo più onorevole fra ogni altro delia fua no-biliffima famiglia (b). Lungo affai riunirebbe il voler qui riferire tutti que. gli fcrittori, che nelle lor opere fan memoria lodevole del medefimo , e della fua lfloria. Contuttociò d’ alcuni, oltre a que’che fin ora fono flati da noi citati, noi qui ne tetteremo , così alla rinfufa, un breve catalogo ; d’alcuni pochiffimi folamente riferendone l’elogio. II (a) Ah dorfi, typis Htariti Meyeri , 1678. in foglio. (b) Nella famiglia Nani , oltre a Batijta , il senitn, e oltre ad Agtflint di Giirgii , de’quali più fopra ho favellato, al num. II- è comparfo fra gli fcrittori del fuo tempo Gii-vanni di Federili Nani fotto nome di Anania Zen, con l’infrafcritto libretto: ,, Il Cavallo „ di Rana , riconofciuto dal fegno de'merchj, delle più perfette r«zie del Veneziano > „ Lombardia, e parte della Romagna. Raccolta fatta per Anania Zen, a commodo de’ „ profeflori, e diletanti di cavalli . In Venetia , per il Valvafenfe, ad inftanza di Barto-„ lomio Federici, 1658. “ in 16. Qvivi a carte 69. è pollo il marchio d’una nobile razza, allor pofTeduta da elfo Giavanni, e da Bernardi Nani, fratelli, a Lulia, villaggio nel Po-lefine di Rovigo. Quelli è quel Giivanni, di cui fa lodevol menzione il noftro Iftorico nella Parti II. pag. 644- il quale il di 5. agofto dell’anno »668. fu eletto del Configlio di Dieci, per i meriti di Bernardi, fuo fratello, ch’eiTendo, come altrove dicammo, Generale in Candia , nella difefa di quella capitale era rettalo di mofehettata generofamente cftinto. (a) V Am-