69 « Duecento nostri prigionieri, che nelle vicinanze erano fatti segno da fucileria da parte delle truppe ungheresi, furono dal sottoscritto raccolti e condotti poi a Trieste; alcuni colpi di fucile furono pure sparati sulla torpediniera senza alcuna conseguenza. « Alle ore 12 uscii da Monfalcone; in prossimità di Punta Sdobba ricuperai un motoscafo austriaco in secco e lo rimorchiai a Trieste ove giunsi alle ore 14. Grado. « Il 5 novembre appoggiai l’occupazione di Grado con la silurante al mio comando. Entrai nel canale interno di Grado seguito dal vaporetto che trasportava la mezza compagnia mitragliatrici del battaglione Golametto destinata alla occupazione « Fui ricevuto dal sindaco e dai maggiorenti della popolazione; disposi affinchè le armi portatili fossero consegnate a bordo e ricuperai materiale da guerra abbandonato dal nemico. « Unisco al presente rapporto due grafici per l’ingresso delle siluranti a Monfalcone e a Grado. Il tenente di vascello M. Vivaldi Pasqua ». La missione ordinata dal comando della difesa di Trieste alla torpediniera 13 OS, oltreché diretta a rincuorare ed a rassicurare le popolazioni di Monfalcone e di Grado, nel momento della tumultuosa ritirata del nemico con relativi atti di rapina, doveva significare, prima ancora di una stabile occupazione, la nostra presa di possesso. Abbazia. ( 4 Novembre 1918 ) Il 4 novembre 1918, parallelamente alle occupazioni di Parenzo e di Rovigno sulla costa occidentale della penisola istriana, venne occupata Abbazia sulla costa orientale, dal cacciatorpediniere Acerbi (comandante Guido Po), che vi sbarcò un plotone di marinai con mitragliatrici, alzando la bandiera nazionale sul palazzo del comando militare alle ore 12,