150 « Verso le 16,30 incominciano ad affluire a Cavazuccherina i militari, animati tutti dal più vivo entusiasmo per la missione che stanno per compiere; essi via via si ordinano in plotoni al comando dei rispettivi ufficiali. « Non avendo potuto avere subito da Venezia i mezzi di trasporto necessari, prendo vaporini, cisterne, burchi e galleggianti della Croce Rossa, che in quel momento transitano per il Sile, e formo con essi il convoglio per il trasporto. « Sostituito dal comandante Mengotti nel comando del Raggruppamento, alle ore 18 parto per Venezia per i preparativi d’imbarco. « I reparti muovono da Cavazuccherina a scaglioni, successivamente, fra le ore 20 e le 21. Nonostante le difficoltà della navigazione, compiuta nel buio più profondo, attraverso canali ingombrati, ristretti e percorsi da forte corrente, giungono felicemente a Venezia fra le ore 2 e le 4 del mattino seguente ». 5 Novembre. « Prendo gli accordi con i comandanti delle unità sulle quali dovranno imbarcarsi i marinai. A misura che giungono, le compagnie vengono distribuite fra i cacciatorpediniere A bba, La Masa, Missori, Pilo (che trovansi in Arsenale) e due torpediniere PN. <( Alle 4 tutti i reparti sono a posto, tranne che sul Pilo dove l’imbarco viene ultimato alle ore 5. « Giusta gli ordini deH’ammiraglio, il convoglio di occupazione, formato dalla nave Saint Bori, dalle torpediniere dragamine Olimene e Procione, dai quattro cacciatorpedinere predetti, da una squadriglia di torpediniere PN e da una squadriglia di mas, muove fra le ore 4 e le 5 da Venezia. « L’ammiraglio Cagni imbarca sulla 64 PN. « Per inevitabile ritardo nell’approntamento della partenza, il Pilo, dove sono imbarcato, muove verso le 7 e dirige sul punto di riunione stabilito, raggiungendo la forza navale verso le ore 10,30. <( Alle ore 11, in vista di S. Giovanni in Pelago, trasbordo su di un mas, con il quale mi avvicino alla 64 PN e da S. E. l’ammiraglio ricevo l’ordine di precedere le forze navali, riconoscendo la costa, verificando i possibili punti di sbarco, stabilendo nel caso la località, ma prescegliendo Fasana. « Seguo la costa. Sui forti di Barbariga sventola la bandiera jugoslava. Supero senza difficoltà le ostruzioni che trovo aperte, guardate da personale che ci saluta. « Anche sui forti dei Brioni sventola il vessillo jugoslavo. <( Mi avvicino a Fasana. Alla vista dei nostri colori accorre gente da ogni parte sulla riva. Entro nel porticciuolo