2Í0 3) dall’esperienza fatta è sicuro che chi attende all’esterno del porto può giungere senza pericolo fino alla congiungente delle due isole Mazirina-Dugo; 4) appare altresì dai radiotelegrammi che l’accoglienza fatta alle due siluranti sia stata entusiastica. « Mi permetto pertanto confermare il parere, già espresso nel mio rapporto sulla occupazione di Curzola, che non sia prudente l’abusare di tale ottimismo e che il sentimento dell’autorità differisca da quello del volgo, sopratutto quand’esso è di aspirazioni italiane o quando aneli semplicemente ad un nuovo governo che gli dà modo di vivere e di sfamarsi dopo le lunghe privazioni sofferte ». Relazione del comandante della torpediniera di alto mare Albatros, tenente di vascello Alberto Pezza, al comando in capo dell’Armata navale (r. nave Etna - Brindisi), circa missione a Sebenico. <( Sebenico, 7 Novembre 1918. « Conformemente alle istruzioni ricevute, il 5 sera, alle ore 17,15, seguito dalla Pallade e con i due motoscafi a rimorchio, ho lasciato il porto di Brindisi e ho diretto per passare a ponente di Lissa. « Avevano preso imbarco sulle due torpediniere due compagnie da sbarco al comando del tenente di vascello Surdi, e sull’Albatros il capitano di fregata Monroy e l’ufficiale di porto Diciotti. « Navigazione ottima, calma di mare e di vento. Alle ore 7 del giorno 6 ho ricevuto il r.t. del Nibbio che mi chiedeva la mia posizione ed alle ore 8,45 sono stato raggiunto da detta unità, che mi ha comunicato la sua linea di crociera per le eventuali comunicazioni. « Ho proseguito per la mia missione e giunto in prossimità del punto segnato nella SM 65 RR, come luogo di riconoscimento per le navi provenienti da sud, ho mollato i motoscafi. « Poco prima, d’accordo con il comandante Monroy, avevo fatto il seguente radiotelegramma alla stazione di Sebenico : « A nome dell’Intesa due torpediniere italiane portano a Sebenico il saluto augurale della pace. Allo scopo prendere accordo circa protezione e rifornimenti alla popolazione si prega possibilmente inviare pilota isola Tmara ». « Appena mollati i motoscafi, avendo visto un piroscafo che, attraverso i canali, giungeva da nord, è stato inviato il tenente di vascello Surdi con un motoscafo per riconoscerlo.