250 nuto subito una casa per abitazione dei 13 marinai e 2 sottufficiali ed ho preso accordi per la permanenza del presidio a Zuri, al quale verrà data l’acqua e l’uso del forno per il pane. Ho proibito ai marinai sbarcati di recarsi al paese, distante dalla marina un quarto d’ora di cammino a piedi, per evitare ogni incidente, e sulla casa abitata dai marinai ho fatto alzare la bandiera italiana. Ogni casa porta bandiera jugoslava e gli abitanti portano coccarde con gli stessi colori. « Mentre mi intrattenevo con il Sizgoric, approdò alla banchina tal Gerolamo Adun proveniente da Zlarin con un battello battente bandiera italiana. Egli mi venne • incontro festosamente e mi pregò di andare a Zlarin dove occorrono granaglie, cereali, zucchero, ecc. « Non avendo ordini, nè permettendolo l’autonomia del Salvore, non ho potuto aderire alla richiesta, ma ho promesso che avrei informato la S. V. del desiderio della popolazione di Zlarin. L’Adun, italiano di sentimenti, mi disse che a Zlarin vi è un elemento italiano in minoranza rispetto a quello jugoslavo, e che domenica p. v., 9 corrente, vi saranno le elezioni per il comitato di governo. « A Zuri era in giro d’ispezione un gendarme jugoslavo, che veste l’uniforme austriaca con coccarda jugoslava e che risiede a Zlarin con altri due compagni. Interpellato da me, costui non rispose in italiano asserendo di non conoscerlo. Parlando in tedesco seppi da lui che l’ordine è completo e che egli è passato dall’Austria alla Jugoslavia essendo di tale nazionalità. Il nominato Adun di Zlarin mi informò dopo che quel gendarme era uno dei più feroci persecutori degli italiani di Zlarin sotto il cessato governo e che faceva da agente provocatore della polizia. « I 13 marinai con i due sottufficiali hanno viveri per 15 giorni. Ho assegnato loro un tratto di terreno antistante alla caserma ove possono trattenersi, ordinando al sottufficiale capo posto di mantenere un servizio di scolta attorno alla casa. Isola Grossa (7 Novembre 1918) In un secondo rapporto dell’8 novembre, il tenente di vascello Chiozzi, riferisce quanto segue sulla occupazione dell'isola Grossa, già visitata il 6 novembre dal sommergibile F 11. « Giunto alle ore 11,35 di ieri ad isola Grossa (Sale) fui ricevuto con segni di rispetto dai nominati Chute Matulina, tenente di dogana, Mate Petrovic, segretario del comune di