146 Consiglio dei ministri, risultanti dal telegramma allegato, dichiarerà all’inviato che S. E. il comandante della flotta italiana : 1) sospende fino a nuovo avviso qualsiasi atto di ostilità contro le navi da guerra della flotta austro-ungarica nell’interno dei porti dell’Adriatico; 2) autorizza dette navi ad attraversare l’Adriatico per recarsi a Corfù sotto bandiera bianca per mettersi a disposizione degli Alleati; 3) che ogni partenza di unità della flotta austro-ungarica, di cui al paragrafo precedente, dovrà essergli annunziata con preavviso di almeno 48 ore e dovrà da lui essere approvata. « Infine la S.V. dichiarerà che il comandante in capo della flotta italiana, in considerazione della necessità che le navi della flotta austro-ungarica durante la navigazione suddetta passino in franchia delle zone minate, che specialmente per recenti sbarramenti eseguiti risultano assai pericolose, disporrà perchè unità della Marina italiana eseguano il pilotaggio di esse da fuori dei porti di partenza a Corfù. « Qualora le richieste del parlamentare non risultino conformi alle precedenti direttive, V. S. ne prenderà nota e farà riserva di comunicare le decisioni che al riguardo prenderà il R. Governo ». Verbale delle trattative svoltesi al largo di Pola fra il capitano di vascello Alessandro Ciano, delegato di S. E. il comandante in capo della flotta italiana, e i delegati del comando della flotta jugoslava: « Oggi, 3 novembre 1918, sulla torpediniera italiana 56 AS, alle ore 13, si sono incontrati il capitano di vascello Ciano Alessandro delegato di S.E. il comandante in capo della flotta italiana ed i signori dottor Mario Krmpotic, capitano di fregata Milan Millinkovic, nonché l’avvocato dottor Mirko Vratovic, quali delegati del comando della marina jugoslava, i quali esibiscono ed accludono il mandato allegato per trattare le questioni riferentisi alla flotta ed allo stato di guerra. « I delegati jugoslavi dichiarano che tutta la flotta austro-ungarica da guerra è passata in potere del Consiglio nazionale degli jugoslavi in Zagabria presieduto dal dottor Korosec; che nel momento attuale le navi di Pola hanno gli equipaggi talmente ridotti, per lo sbarco degli austro-tedeschi e magiari,