LIBRO DECIMO. 545 ; confini fopra le ruine eie J'uoi implacabili, (j* antichi Ne- 1635 mici ? Misuriamo di grafia con grande flupore la difparita delle majjtme, e del genio di due Nat ioni, delle quali l una per affetto, l altra per neceffita v offerifee ami citi a. Chi non conofce gli Spagnuoli , gente avara del fuo , avidi dell'altrui , che per ambitione intraprende, per cupidità, e per natura conferva ? Noi all incontro , prodighi dì Noi Jceffi, fe nel guerreggiare offerviamo la giuftitia, nel vincere efercìtia-mo la moderatane. Quante provocationi habbìamo fofferte, prima di dichiararci nemici alla Spagna ? 1 pregiuditii , ì inficile ciiffimulate con foverchia patien\a bavevano refi cosi arditi vii Auftriaci, che l opprimer i mflrì Amici , l in fui-tar a Noi fteffi ■> era convertito in mafftma della loro altereXr va, in ufo della fofferendo, Francefe. Ne fiete Voi mede/imi teftimonii, 0 'Padri, quante volte ci havete eccitati a giufli riferimenti : e lo dirò fen^a roffore, perche la Francia pareva all bora alienata da fe medefima, rimproverateci con ragione le negligente. Ma bora il mìo Re, che può con la potenza mifurare la fua generofita, da quali aufpitìì ha cominciata la Guerra prefente, che dal render gì ufi iti a d fnoi A-mici, ingiufiamente violati dall Armi Spagnuole ? Se ha voluto diffmulare più volte le proprie offefe, non ha potuto fofferire le ingiurie d fuoi Collegati : E chi dubiterà , che la guerra non s’e fere iti per l avvenire coll arti medefime , dalle quali principiai e fe l ingannevole forprefa d un Elettore protetto è dal mio Rè vendicata con tanti apparati, e con tanti difpen-diì, ebe non fieno gli Amici, che vorranno adherirgli, per ef-fere difefi dalla fua Reale co fianca, e refi partecipi delle fue Vittorie, e trionfi ? Certamente, s’io confiderò la propofla prefente , non occorre , eh' io cerchi altri efempi, per render illu-fire la magnanimità de Rè Francefi, (j1 in particolare dì Lodovico. Egli v invita per compagni nell imprefa del Mila ne f e j ma dona a Voi , 0“ a gli altri Collegati l acqui-fio del Milanef e , e de gli altri Stati d Italia , fof>ra t quali le ragioni de’ nojtri Rè fono così chiare , e st gìu-fle ? Quelli , che nell acquiftarli , e nel perderli coflano a Noi tanto fangue , bora fono Vofire eonquifle . Credetemi , Vadrì, che, fe attendiamo , che il Cielo ci pre~ H. Nani T,I. M m feri- \