136 « Poiché l’isola dovrà considerarsi italiana, Ella abbia verso le autorità civili e verso gli isolani un contegno amichevole, ma fermo. « Siano rispettate le abitudini del paese, le proprietà private, ecc., concordando nel possibile questi elementi con i necessari ordini che la S.V. riterrà opportuno di emanare per la tranquillità civica e per la sicurezza del presidio. « I due uffici telegrafici di Babino Polje (podesteria) e di Porto di Mezzo Meleda, dovranno avere una diretta sorveglianza. « Siano istituiti almeno due servizi di vedetta, sia per avvertire in tempo l’arrivo di nostre unità, sia per inibire l’approdo e lo sbarco eventuale di nuclei di persone di cui non siano ben riconosciuti i sentimenti amichevoli. « Sembra a tale uopo opportuno che mentre il nucleo principale potrà insediarsi a Babino Polje, un distaccamento debba essere permanentemente a Porto di Mezzo. « L’esperienza ad ogni modo derivante dalle relazioni che la S.V. cercherà di mantenere cordiali, le indicherà quale migliore dislocamento Ella debba fare della truppa da Lei dipendente. « Raccolga con minuziosa cura informazioni su sbarramenti, ostruzioni, sistemazioni offensive e difensive in generale, informazioni che dovranno essere rimesse, col primo mezzo, insieme ad un rapporto sui sentimenti della popolazione ed a tutti quegli elementi che la S.V. riterrà utili. « Per norma della S.V. l’ufficiale parlamentare inviato a terra per ottenere lo sbarco amichevole ha accennato alle autorità ed ai notabili del paese, alla possibile provvisorietà della occupazione. Fino quindi all’arrivo di complete istruzioni sia molto oculato nel pronunciarsi su tale argomento. « La S.V. ha per ora con sé undici giorni di viveri. (( Si allegano alcune informazioni sull’isola di Meleda. lì capitano di vascello Ferdinando di Savoia ». Curzola. Rapporto del comandante del r. esploratore Nibbio al comando della tv divisione navale (r. n. Marsala) - Brindisi -circa occupazione dell’isola di Curzola. « Bordo, 5 Novembre 1918. « Ho l’onore di riferire alla S.V. che la notte dal 3 al 4 corrente, trovandomi a Valona, ebbi ordine telegrafico dal comando dell’Armata di dar passaggio ad una compagnia