292 a tutta la popolazione quanto avevo loro comunicato. Nessuno ha sollevato obbiezioni; ho domandato in quali posti avrebbero potuto stabilirsi il comando ed il battaglione che stavano per giungere e mi sono stati indicati l’hòtel Union per il comando e per una parte della truppa, e per il restante un altro albergo, che per avere grandi magazzini sotterranei, adibiti un tempo a depositi di birra, era adatto a ricevere anche i rifornimenti. « Al capitano del porto ho chiesto i mezzi per lo sbarco del battaglione ed avendogli indicato come convenienti alcuni trabaccoli che avevo visto in porto, egli li ha subito messi a mia disposizione. Al capitano delle guardie di finanza ho domandato se aveva nulla in contrario a continuare nell’esercizio delle sue funzioni alla dipendenza del comando italiano ed avutane risposta favorevole l’ho mantenuto in servizio con tutti i suoi gregari. « Dopo questi preliminari, recatomi airhótel Union, ho alzato solamente su di esso, mentre il plotone rendeva gli onori militari, la bandiera del Regno d’Italia, e dal balcone maggiore ho annunziato l’occupazione di Volosca avvenuta per mezzo delle- armi italiane, in nome delle Nazioni alleate e degli Stati Uniti d’America, alla popolazione accorsa sulla piazza lì innanzi, fra l’entusiasmo della parte italiana e la seria e fredda correttezza della parte croata di essa. Dopo di me, dallo stesso balcone, ha parlato al popolo in lingua croata il sostituto capitano distrettuale e dal capitano Gigante ho saputo che le sue parole erano state la esatta traduzione delle mie. (( Giunta alle ore 10 la r. nave Ferruccio, mi sono recato al suo bordo ed ho messo al corrente della situazione il comandante della nave ed il colonnello comandante il battaglione. <( Iniziato lo sbarco del battaglione, appena la prima compagnia è stata tutta a terra, il colonnello si è recato con essa, con la bandiera del reggimento >e musica in testa, al suono degli inni delle nazioni alleate, sulla piazza, innanzi aH’hòtel Union; qui la bandiera del reggimento ha sfilato innanzi alla compagnia schierata che, al suono della marcia reale, le rendeva gli onori prescritti, e poi solennemente è stata portata nell’edilìzio destinato a comando del presidio di Volosca. « Presentate al colonnello le notabilità, avendo ultimata la missione, ho salpato alle ore 13,10 e giunto a Fiume alle ore 14,25, ho fatto rapporto all’ammiraglio Rainer di quanto precede. Il capitano di corvetta comandante C. A. Mercalli ».