57 Proclama del Comandante Portaluppi. La mattina del 4 novembre, mentre nel cielo d’Italia si alzava in tutto il suo fulgore il sole della Vittoria, il comandante Portaluppi, che aveva già preso possesso della città di Parenzo, bandiva il seguente proclama : « Cittadini di Parenzo, « In nome di S. M. Vittorio Emanuele III Re d’Italia, in pieno accordo con le Potenze alleate, ho assunto ieri sera il comando di questa città e con ciò l’amministrazione civile e militare della stessa. « Nell’atto di por piede su questa terra, dove brillano ancora di lor grandezza i ricordi di Roma antica e l’alato Leone di S. Marco attesta i fatti gloriosi di Venezia, io vi porto, o Parenzini, il caldo affettuoso saluto di S. M. il Re e del popolo di tutta Italia, che in quest’ora storica con Voi gioisce ed esulta. « La fraterna entusiastica accoglienza avuta, la comunione di sentimenti e le reciproche aspirazioni, mi danno sicuro affidamento che in ognuno di Voi io troverò volenterosa, zelante cooperazione del mio non facile compito, tutto teso al vostro benessere e alla grandezza della Patria. « Non dubito che Voi tutti, felici di avere, dopo lunghi anni di servaggio e di oppressione, raggiunta la sospirata liberazione, coadiuverete di buon animo, al mantenimento dell’ordine pubblico con l’obbedire agli ordini che dovranno venire emanati nell’interesse comune, risparmiando così a me la incresciosa necessità di dover ricorrere a misure di rigore che contrasterebbero con i sentimenti del mio animo. « Evviva l’Italia, evviva il Re, evviva Parenzo. Il comandante militare capitano di vascello L. Portaluppi » » Il 10 novembre 1918, il capitano di vascello Portaluppi, comandante militare marittimo di Parenzo e Rovigno scriveva al comando in capo del dipartimento e della piazza di Venezia : « Nel trasmettere alla E. V. la continuazione del notiziario degli avvenimenti diuturni di Parenzo e Rovigno, mi sono tino ad ora dilungato più di quel che sembrerebbe necessario