180 Non sono state consegnate le navi di commercio delle Potenze alleate ed associate. Non è stata consegnata la parte convenuta del naviglio da guerra. Quanto sopra costituisce piena mancanza al patto solennemente stipulato dalla convenzione di armistizio. Il comandante supremo della Marina italiana Revel ». Il 9 novembre 1918 S. E. il capo di stato maggiore della Marina comunicava da Venezia al comando supremo del R. Esercito in zona di guerra che, ritenendo necessario assegnare il comando di tutti i servizi militari riguardanti l’Istria ad un ufficiale ammiraglio, il vice ammiraglio Cagni, appena provveduto alla presa di possesso completa della piazza di Pola, avrebbe esteso le sue funzioni di comando navale sulla costiera oltre il vecchio confine e sino a Volosca, assorbendo in dipendenza tutti i comandi navali già istituiti e dipendenti ancora dal comando della piazza di Venezia ed assumendo il titolo di (( Comandante in capo della piazza di Pola e dei servizi marittimi dell’Istria ». Rapporto del contrammiraglio Osvaldo Paladini, comandante della ni divisione navale, circa cooperazione alla presa di possesso e riorganizzazione della piazza forte di Pola. « Pola, 10 Novembre 1918. « Al comando in capo della squadra da battaglia - r. nave Andrea Boria — Taranto; « Al comando in capo dell’Armata navale - r. nave Etna — Brindisi. <( Le navi della divisione presero ormeggio nel porto di Pola verso le ore 17 del 6 corrente mese, Mi recai subito da S. E. l’ammiraglio Cagni che ricevette contemporaneamente i comandanti delle navi, affidando a ciascuno un incarico speciale, affinchè si possa procedere con celerità ad un assetto definitivo della piazza. (( Alla mia divisione sono stati aggregati gli esploratori e cacciatorpediniere ed ho avuto anche l’incarico della direzione generale dell’arsenale. « Il comandante della Pisa (nave ammiraglia della divisione - capitano di vascello Notarbartolo) ha assunto il servizio di comandante distrettuale degli affari civili, coadiuvato da