268 Comunicazioni del contrammiraglio Vittorio Mola, da Cattaro, al comando in capo dell’Armata navale - r. nave Etna — Brindisi, circa missione a Cattaro. <( 15 Novembre 1918. « Ieri, poco prima di mezzodì, il Quarto, recante la mia insegna, ha dato fondo nella rada di Teodo, in prossimità alle altre navi alleate. « Ho ricevuto subito la visita deH’ammiraglio jugoslavo Catinelli e poi ho fatto visita all’ammiraglio francese. Questi mi ha confermato quanto aveva già detto al comandante Vil-larey, e cioè che il Consiglio degli ammiragli testé riunitosi a Venezia dovrebbe stabilire ulteriori modalità per applica zione armistizio, e che attenendosi agli ordini che egli ha ricevuto daH’ammiraglio Gauchet deve attendere istruzioni nei riguardi della presa di possesso delle navi ex austriache che, a termini del protocollo di armistizio, devono essere consegnate all’Intesa. Ho perciò con il mio radiotelegramma interessato l’E. V. a farmi avere ragguagli in proposito. « Nelle prime ore del pomeriggio di ieri mi sono recato a Cattaro assieme all’ammiraglio francese ed ai comandanti alleati qui presenti, per conferire con quel comitato locale jugoslavo ed informarlo dello sbarco di nostre truppe che doveva effettuarsi stamane. « Il presidente di detto comitato ha fatto capire chiaramente che tale sbarco non era per nulla gradito e non ha celato una marcata diffidenza ostile specialmente nei riguardi degli italiani. Lo abbiamo convinto di fare buon viso a questo provvedimento, assicurandolo dei nostri sentimenti amichevoli e della necessità di tutelare il buon ordine. « L’occupazione da parte nostra determina uno stato di malessere nei comitati locali, ciò che non facilita la soluzione delle ulteriori e più importanti questioni che dovremo trattare con essi, quali, ad esempio, quella capitalissima della consegna delle loro navi da guerra. « Al mio arrivo qui, e dopo fatto la visita all’ammiraglio Caubet, ho assunto il comando superiore navale delle forze alleate presenti a Cattaro. « In relazione a tale mia carica, e per poter provvedere ai servizi vari di pilotaggio e di comunicazioni con le varie località di questo estuario, occorre che siano qui a mia disposizione due torpediniere di alto mare (meglio due cacciatorpediniere) e due vedette. Le siluranti sarebbero adibite specialmente per servizio di pilotaggio che per ora è ancora disimpegnato, in via temporanea, dal comando francese, ed occorre al più presto rendersene indipendenti, richiedendone l’eventuale concorso quando fosse necessario.