232 guire senz’altro per S. Antonio e Sebenico. Le grandi navi e piroscafi devono avvicinarsi al faro di Dvainka, costeggiare la costa sud di Zlarin e dirigere per il passo fra Zmajan e Tiat. Contornata l’isola Tiat, passare ad est di Lupac, mettendosi esattamente sull’allineamento in prossimità del banco Srima, allineamento marcato da due triangoli rossi ben visibili. Evitato il banco di 8 metri imboccare il canale di S. Antonio, che è completamente aperto. <( Il grafico accluso contiene tutti gli sbarramenti di mine esistenti ed è ricavato da un lucido ufficiale rintracciato dal sottoscritto ». Il 9 novembre 1918 pervennero all’Ufficio del capo di stato maggiore della Marina i seguenti radiotelegrammi da Sebenico: <( Agitazione Sebenico cresciuta di intensità in giornata. Risulterebbero macchinazioni aggressive contro navi, stabilimenti. Ho provveduto per misure preventive che spero abbiano fatto impressione. Giunto da Brindisi altro battaglione marinai. Ritengo probabile che occupazione si effettui domani senza fatti gravi. — Notarbartolo ». « Per controllare navigazione Dalmazia et per comunicazioni costa et isole necessitano di urgenza due squadriglie torpediniere, cinque vedette dragamine, due rimorchiatori per ormeggio e spostamenti navi in disarmo. Trattengo frattanto per assoluta necessità Schiaffino, Albatros, Clio, Valoroso, R. D 7. Esiste abbondante deposito carbone et circa 200 tonnellate nafta. — Notarbartolo ». Il 14 novembre 1918 il contrammiraglio Notarbartolo radiotelegrafava all’Ufficio del capo di stato maggiore a Roma : « Per condizioni politiche che diventano sempre più gravi è indispensabile immediato arrivo Sebenico centuria carabinieri et appena possibile poderose forze che consentano occupazione interna dove si concentrano forze armate ». Comunicazione di questo telegramma venne data al comando supremo del R. Esercito ed alla presidenza del Consiglio dei ministri in Roma.