3^4 <( Mi fecero osservare che un atto di clemenza potrebbe essere bene interpretato, perchè sotto l’Austria chi era arre-stato non tornava più a casa. (( Non ho altro da segnalare nel resto della missione se non l’eccezionale attività degli ufficiali, della truppa e del comandante ed equipaggio del et. Carabiniere. Il capitano di fregata comandante G. Menini ». Altre molteplici occupazioni, costiere, insulari ed interne, vennero compiute nel dicembre 1918 e nei primi mesi del 1919 sia per assicurare e consolidare sempre meglio il possesso delle zone conferiteci dal Patto di Londra, sia per giustificate ragioni di controllo, di ordine, di sicurezza, o per imprescindibili esigenze militari. Accenneremo ad esse in ordine di successione. Vodice. (3 Dicembre 1918) Il 29 novembre 1918, per catturare bande armate provenienti dalFinterno, fu eseguita una spedizione ad est di Zaravecchia, cui presero parte due compagnie del 15° fanteria, appoggiate dalla r. nave Puglia e dal cacciatorpediniere Carabiniere. Il 3 dicembre, con truppe del R. Esercito e con un reparto di marinai, venne effettuata una spedizione di polizia nella zona fra il lago Proklian ed il mare di Vodice. Il giorno 4 il battaglione del 15° fanteria rientrò a Sebenico, il reparto marinai rimase distaccato a Vodice e S. E. Millo telegrafava alle superiori autorità: « Occupato con operazione combinata Vodice. Tutto bene, prossimamente estenderò linea nord Scardona ». \