178 Questo proclama venne affisso in tutte le caserme e su tutte le navi, per conoscenza dei militari jugoslavi, austro-tedeschi e czeco-slovacchi. Rapporto di S. E. Cagni dell’8 novembre 1918. <( A Sua Eccellenza il capo di stato maggiore della Marina — Venezia; e per conoscenza : « A Sua Eccellenza il ministro della Marina — Roma. « Appena intercettata la vibrata protesta dell’E. V. sulla inottemperanza delle condizioni navali previste dal patto di armistizio, ho chiamato a bordo il contrammiraglio Koch e l’ho invitato a portare tutta la sua attenzione sulla grave questione, sulla denuncia del comandante supremo della Marina italiana, facendogli anche osservare che gli Alleati tutti, non potranno che deplorare le difficoltà che il comitato nazionale jugoslavo interpone alla esecuzione del patto. « Ho potuto constatare che la denuncia di V.E. ha vivamente impressionato il predetto ammiraglio, il quale mi ha assicurato essere suo fermo intendimento di allontanare al più presto dal territorio della piazza marittima il maggior numero di soldati e di marinai. Insieme si sono stabilite le modalità per tale operazione, che agevolerà la presa di possesso della flotta. « Sono obbligato a richiedere l’alto intervento dell’E.V. per l’invio di ingenti quantità di viveri, assolutamente indispensabili. Dal nostro arrivo in Pola nulla ho fatto distribuire alle popolazioni ed ai militari jugoslavi e czecoslovacchi, nonostante le reiterate richieste. Da Rovigno e Dignano sono giunte commissioni per implorare l’invio di vettovaglie assicurando che in quei paesi si muore di fame. Ho dovuto promettere l’invio a Rovigno di due tonnellate di farina per domani. Occorrono specialmente farina bianca e gialla (della quale queste popolazioni risentono molto la mancanza) o grano e granturco che potrebbero essere già macinati, pasta, grassi (dei quali da mesi mancano del tutto), carne fresca e congelata. Per il rilevante movimento di esodo degli austrotedeschi, polacchi e transito da Fiume di prigionieri italiani (ai quali è indispensabile fornire viveri almeno fino al porto di arrivo) devesi calcolare il fabbisogno di circa 3000 razioni superiore alla forza giornaliera. <( L’occupazione graduale delle opere militari e stabili-menti della piazza marittima di Pola è stata iniziata nella zona entro città e immediate adiacenze litoranee. Fino alla sera