— 50 — Un italiano. — Il problema di Trieste nel momento attuale (Roma 1914, pag. 26). Il problema di Trieste è problema di grande interesse economico per l’Italia. Trieste deve essere ricongiunta alla patria non solamente perchè l’Italia deve continuare la sua storia e compiere la sua unità, ma anche perchè Trieste è città di frontiera, il baluardo italiano contro l’invasione dello slavismo, e può essere per l’Italia una sorgente di incalcolabile ricchezza. Trieste possiede una grande ricchezza, esercita ricchi traffici. Ma la principale ricchezza di Trieste è l’hinterland, il retroterra inevitabilmente suo tributario per l’importazione e per l’esportazione. Se qualcuno chiedesse se annessa Trieste all’Italia, il retroterra contribuirebbe a servire Trieste, si potrebbe rispondere in senso affermativo, senza esitare, aggiungendo che il commercio di Trieste aumenterebbe. Ciò avverrebbe, prima di tutto perché la libertà favorirebbe senza alcun dubbio lo sviluppo dei traffici, ma anche perchè Trieste non sarebbe più legata ad uno Stato continuamente sconvolto da moti interni, privo di quella tranquillità che è indispensabile per il progresso di una città marittima, e poi per cause naturali che non ' possono essere frustrate, o perchè sono inerenti alla natura del porto stesso. Le vie che conducono al porto di Trieste sono naturali in gran parte; minime sono quelle artificiali cioè create mediante tariffe ferroviarie. Quindi, anche diventata italiana Trieste, i traffici continueranno ad affluirvi naturalmente: il commercio seguirà sempre le antiche vie. Questo, dissero i Triestini, quando sicuri della prosperità del loro porto, per effetto di leggi naturali ed indi-