blicazione ufficiale dal titolo “ Der neue Hafen „ avevano riconosciuto pur esse le intollerabili deficenze del porto. Queste deficenze perdurarono quasi sino alla fine del secolo scorso, poichò appena nel 1884 fu terminata, sul modello di Marsiglia, la costruzione di un porto che corrispondesse al concetto moderno che si ha di istituzione e che in qualche guisa tenesse conto del nuovo stato di cose creato dallo sbocco di una ferrovia a Trieste. Ma i lavori subirono tali ritardi — la costruzione del “ Porto Nuovo „ che avrebbe dovuto terminare nel 1873 fu compiuta appena nel 1882 — che, appena inauguratasi, i nuovi impianti si dimostrarono subito non solo insuffi-centi a capire l’accresciuto traffico marittimo, ma altresi inadatti ad accogliere le navi moderne, nel frattempo considerevolmente aumentate di tonnellaggio. Insomma la costruzione del nuovo porto era stata eseguita con criteri troppo ristretti, per cui s’imponeva assolutamente, a scanso di inceppare in modo ancor più grave che in passato lo sviluppo commerciale del porto, di estendere gli impianti vecchi e di crearne dei nuovi. Yi si rimediò, ma soltanto parzialmente ed imperfettamente, con lavori supplementari dal 1887 al 1903. Però le esigenze improrogabili dei traffici, la necessità assoluta di nuovi posti d’approdo, gli interessi più vitali del commercio e della navigazione, l’incremento naturale dei commerci, le nuove richieste di potenzialità sbrigatrice di lavoro che al porto avanzano le prospettive di nuovi trasporti con la ferrovia transalpina; tutti quei fattori, coeficienti ed interessi invocano e reclamano, insomma, nuove opere portuali, atte ad accogliere e a dominare gli accresciuti scambi commerciali. Premettero, perciò, la camera di commercio ed altri enti cittadini sul governo (che ha l’amministrazione del porto) affinchè ottemperasse ai suoi obblighi di fronte alla città ed ai traffici, il porto avendo diritto di non rimanere in condizioni di troppa inferiorità di fronte ai concorrenti. Influirono anche sul governo l’incitamento e l’ammonimento a non trascurare i porti che gli venivano dall’esempio degli altri paesi : che cosa non si era fatto e speso già