— 41 — Ruggero Faubo. — Trieste. (Roma, Garzoni, pag. 183). Trieste porto italiano. Una leggenda si è creata che la prosperità economica di Trieste sia dovuta all’Austria, onde questa sia non già l’oppressore, ma la benefattrice della città italiana. Mario Alberti nella sua opera : La prosperità economica di Trieste ed i suoi fattori, ha sfatata questa leggenda : ha dimostrato ohe il governo austriaco ha fatto poco di bene a Trieste ed anzi per incuranza ed insipienza abbia recato gravi danni ai traffici triestini. Quando sorse il “ Lloyd „ il governo austriaco non solo non lo assistette, ma lo combattè ritenendo che sotto la parvenza economica celasse scopi politici. Eppure il “ Lloyd „ nei suoi primi anni è stato uno dei principali fattori del progresso economico di Trieste. Mentre Amburgo fino dal 1851 era in diretta comunicazione con l’interno dell’Austria, Trieste non ebbe una ferrovia che nel 1857, e soltanto fino a Lubiana. Più oltre le merci dovevano inoltrarsi su carri. Di guisa che quando Trieste ebbe la ferrovia trovò i traffici già accaparrati da Amburgo. Costruita la ferrovia ne fu affidato l’esercizio ad una società francese che vi pose dei noli quasi proibitivi. I commercianti triestini principiarono ad invocare una seconda ferrovia nel 1868 e la ebbero nel 1906 con un tracciato scelto per motivi strategici, quindi forti spese di costruzione che richiesero in corrispettivo noli molto alti. II nuovo porto di Trieste fu costruito con molto ritardo e con scarsa profondità per le grandi navi. Dicono che l’annessione di Trieste farebbe perderle gran parte del suo commercio, imperciochè siccome gran