reno che sale verso .l’altipiano che sovrasta a Trieste, le colline del Karft, diramazioni delle alpi Giulie. Il cantiere navale di Monfalcone ò posto verso l’estremo dell’Isonzo, presso alla foce, e dista dalla città circa un miglio e mezzo. Lo sviluppo di Moufalcone fu la conseguenza dell’attuazione del programma del governo austriaco di dare nuovo impulso alle opere del porto di Trieste, molto estesosi negli ultimi anni, e che ha ora in avanzata costruzione aucora alcuni nuovi moli. Fu riconosciuto che la spiaggia di Monfalcone poteva fornire eccellente materiale per le opere murarie e gli assuntori delle opere del porto di Trieste decisero valersene. Scavandosi il suolo per estrarne i massi venue a formarsi un largo bacino alla foce del fiume o canale, come suol dirsi, di Monfalcone, navigabile per navi di piccola portata fino alla città. Sul nuovo bacino furono costruite alcune officine trasmettitrici di energia, grazie alla differenza di livello fra la parte inferiore e la parte superiore del canale: da quelle officine e da altre opere costruite verso la parte bassa del canale, parte la corrente elettrica per Trieste, lontana tredici miglia, e che è impiegata nell’illuminazione del porto franco. 1 fratelli Cossulich di Trieste, con quella preveggenza che caratterizza ogni loro atto, presto riconobbero l’opportunità di valersi del bacino formatosi sulla spiaggia di Monfalcone e acquistarono tutti i terreni posti verso la parte italiana, col proposito di dare su quelle aree nuovo sviluppo alle industrie navali. I Cossulich, nell’attuazione del loro programma, erano sorretti dalle leggi austriache di protezione delle costruzioni navali, le quali mentre accordano speciale protezione alle produzioni dei cantieri della Monarchia, richiedono che alle linee regolari di navigazione per il trasporto di passeggieri siano addetti esclusivamente piroscafi di costruzione nazionale, ed accordano poi una