— 119 — Parte IL LEGISLAZIONE MARITTIMA IN AUSTRI A-UNGHERIA L’imperatrice Maria Teresa continuò l’opera iniziata dall’ imperatore Carlo VI rivolta a promuovere, fin dal 1717, il commercio di Trieste e di Fiume e che si fondava principalmente sulla istituzione del porto franco nelle due città. Nel 1774 Maria Teresa pubblicò l’importante Editto politico di navigazione, il quale oggi, quantunque di molto invecchiato e modificati', costituisce la base della legislazione marittima di Austria-Ungheria. L’ultima edizione ufficiale dell’Editto rimonta al 1847. L’Editto si occupa principalmente del diritto marittimo pubblico, contiene molte disposizioni sulla composizione dell'equipaggio e poche regole di diritto privato : fu compilato sulla base della Ordinanza di navigazione di Livorno, dello Statuto della Repubblica di Ragusa e del-l'Ordinanza francese del 1681. Nell’occupazione francese fu promulgato a Venezia il Codice di Francia, il 17 luglio 1808, col titolo di Codice di commercio di terra e di mare. Nella restaurazione del dominio austriaco il Codice francese restò in vigore come diritto consuetudinario, e fu applicato sempre in quanto l’Editto del 1774 e le successive disposizioni non contenessero regole diverse. Oggi però può dirsi che il Codice di commercio napoleonico costituisca la fonte quasi unica ed esclusiva del diritto marittimo. Altre leggi, ordinanze, e regolamenti si occupano della marina mercantile : ne diamo un elenco sommario a parte.