una delle quattro dreadnoughls della flotta austro-ungarica. In una grande darsena presso il cantiere vi è poi il bacino galleggiante del governo ungherese, capace di sostenere 3750 tonnellate. Gli scali di costruzione sono simili a quelli di San Marco a Trieste. Il macchinario usato a bordo delle navi varate dalla ditta suaccennata sono costruiti nello stabilimento della medesima a Budapest. La compagnia ha impiantato anche un piccolo cantiere a Buccari, a sud di Piume, ma finora non vi sono state costruite che dello piccole torpediniere. Posta in condizioni simili a quelle dello Stabilimento di Trieste rispetto all’esecuzione del programma navale dell’Austria, la compagnia aveva iniziato soltanto poco prima dell’apertura delle ostilità la costruzione di navi mercantili, ed, infatti, aveva già impostato un piroscafo simile al Viserjrad. L’avvenire di Piume, comunque essa possa trovarsi alla fine della guerra attuale, è certamente lieto. È fuori di dubbio che con la immensa pianura ungherese alle spalle tale porto avrà un largo sviluppo. E probabile che prima che la guerra proceda molto oltre gli ungheresi si avvedano che i disagi ed i sacrifici cui sono sottoposti dipendono dall’alleanza alla quale sono costretti dalla Germania ed è da augurarsi che essi sappiano comprendere la necessità di romperla. Altro porto della Monarchia è Lussinpiccolo, nella isola di Lussino a sud di Pola. che è base fortificata e stazione di torpediniere. Vi sono parecchie e importanti ditte armatrici come quella dei signori M. TJ. Martinolic, quella degli eredi Premuda e la Società Lussino che possiedono complessivamente venti navi stazzanti nell’insieme 70 000 tonnellate. A Lussinpiccolo esiste un cantiere per costruzioni navali, che costruisce specialmente per il traffico costiero, di una lunghezza media di 150 piedi, varandone normal-malmente quattro o cinque all'anno. Lo stabilimento è sotto la direzione del sig. N. Martinolich.