dei Tauri, Caravanche AVochein — decisa sulla base del progetto di legge governativo del 1900 concernente la creazione di parecchie ferrovie a spese dello Stato — riuscì superlativamente costosa, così che già nel 1904 la Zeit poteva prevedere che, causa l’alto costo di costruzione, gli enormi sorpassi di spesa e le elevate spese di manutenzione, era escluso che le nuove ferrovie alpine potessero portare uno speciale sollievo nelle tariffe. Inoltre i ritardi nella costruzione resero possibile ad Amburgo ed agli altri porti nordici una vigorosa opera di contro-attacco (nella quale le ferrovie germaniche li aiutarono efficaoissima-mente), atta ad abbassare i vantaggi di minor percorso risultanti dalla nuova linea. Ma a rallentare la rapidità di movimento dei progressi commerciali di Trieste, oltre che queste deficenze ferroviarie, valsero anche i ritardi nei lavori portuali. Veniamo così ad occuparci di un altro importantissimo momento nella vita dei traffici triestini : le opere nel porto. Sino alla fine della prima metà del secolo decimo ottavo il porto di Trieste aveva conservato l’impronta datagli all’epoca romana, quando, come già si rilevò precedentemente, Trieste disponeva di due bei porti. Nel 1751, sulle traocie dell’antico molo, che difendeva il porto di Tergeste nei primi secoli della fondazione dell’impero di Roma, Maria Teresa fece costruire una diga che unisce il faro alla terra ferma : s’appellò essa molo “ Teresiano „ o anche “ della Lanterna „. Nello stesso anno s’iniziò la costruzione del molo S. Carlo e negli anni successivi si eseguirono altre opere portuali minori, le quali però, se da un lato bastavano ad assicurare contro infortunio le navi che vi approdavano, dall’altro non corrispondevano alle esigenze che i traffici marittimi già allora avevano di fronte ad un porto di una certa importanza. Questa constatazione veniva fatta non solo dai commercianti, e dai marittimi, i quali chiedevano allo Stato che si decidesse una buona volta ad eseguire gli impianti portuali necessari, anzi imprescindibilmente indispensabili, ma an. che dalle autorità governative stesse, le quali, in una pub-