— 31 — loro. Nè le compagnie triestine hanno la possibilità di opporvisi, ohe non troverebbero alonna protezione da parte dello stato, non essendovi in Austria una legislazione sul-1’ emigrazione. Le Società di assicurazioni. Sono forse il più bel monumento doli’ attività, dell’abilità e della sagacia economiche dei Triestini. Sono il prodotto tecnico-finanziario più puro e più perfetto della Trieste commerciale, industriale e finanziaria di un secolo fa e di Trieste moderna. Sono le aziende più genialmente diffonditrici nel mondo della meritata fama di solidità delle imprese triestine. I documenti scoperti a Trieste relativi a contratti di assicurazione, confermano l’origine italica delle assicurazioni marittime. Il Basilio ha infatti trovato nell’Archivio diplomatico un contratto del 1328, dal quale risulta esservi stato già allora un intermediario (assicuratore), il quale col suo intervento liberava il venditore di una merce da trasportarsi via mare in altra località, dal rischio sul trasporto. Il contratto contiene, fra altro, anche una clausola la quale continuò ad essere riprodotta nei contratti di assicurazioni triestini fino al principio del 1800. Trie-ste è, dunque, una delle città che forniscono la prova irrefutabile della priorità storica italiana del contratto di assicurazione. Trieste in oltre conta fra i suoi figli uno dei più celebri dotti d’assicurazione della prima metà del secolo decimonono: Giacomo de’ Gabbiati. Nel 1833 sorse a Trieste il Lloyd degli assicuratori marittimi; nel 1838 facevano parte di esso venti compagnie di sicurtà; nel 1848 ben ventisei fra società triestine di assicurazioni e figliali di compagnie dell’interno vi erano associate. Poi, nella seconda metà del secolo XIX, vi fu un po’ di crisi nello assicurazioni marittime, a causa del sorgere delle mutue e per la concorrenza di compagnie estere. Si acuirono le difficoltà per il turbamento alle condizioni economiche apportate alla piazza dall’abo-