— 110 — Il porto di Piume avrà 6159 metri di banchine con acque profonde da 5 ad 8.50 metri; potrà contenere 21 piroscafi e 120 velieri. Sono stati costruiti vasti depositi, impiantati elevatori per il grano. Si è però riconosciuta la necessità di nuovi impianti meccanici per eliminare il lavoro a mano. Il Parlamento ungherese ha assegnato 64 milioni di corone per nuovi lavori nel porto di Piume e specialmente per la costruzione di un dock galleggiante. La creazione di stabilimenti industriali a Piume valse a dotare quel porto del terzo coefficieute indispensabile per il suo sviluppo. Senza far menzione dell’ officina delle torpedini Whi-tehead, i prodotti della quale non offrono un grande interesse economico per il porto, le principali manifestazioni dell’attività industriale di Piume sono le raffinerie di petrolio, le fabbriche di paste alimentari, le manifatture di tabacchi e di pelli, le costruzioni navali. Queste ultime, specialmente la « Danubius „, lavorano quasi esclusivamente per la marina da guerra. Venezia, Trieste e Piume. Lo sviluppo continuo del commercio, la dotazione di nuovi impianti, la creazione di nuove linee di navigazione e di nuove ferrovie avranno per risultato l’aumento del movimento di Venezia, di Trieste e di Piume. Tuttavia la prosperità di Piume non potrà mai raggiungere quella degli altri due porti prossimi. Il commercio esterno marittimo dell’ Ungheria non raggiungerà mai quello dell’ Austria e dell’ Italia orientale. La costruzione delle ferrovie di Tauern e di Caravan-ches assicura fin d’ora a Trieste il monopolio d’intermediaria fra la Germania del sud e 1’ Oriente. L’esecuzione del programma ferroviario del Giura francese assicurerà a Venezia un privilegio analogo, quello di essere piazza di transito fra l’Europa occidentale e 1’ Oriente.