in testa il « tunofes » (i) e lo calca un po’ alla sinistra ; in mano tiene una pipa di ebano col bocchino d’ambra ed al fianco destro, di sotto alla fascia, gli pende la borsa da tabacco ricamata d oro e di perle. Un vero figurino ! » (2) Com’è stato accennato prima, il Lazarevic spezza talvolta la collana delle sue novelle rusticane e vi inserisce qualche nuovo anello per dire le sue impressioni di Berlino, di Belgrado, di una stazione di bagni, di un ospedale, e presentare il Serbo nel gran mare della vita moderna. Prima è uno studente a Berlino che alterna le fatiche degli studi con le lusinghe dell'amore. Poscia è un funzionario statale a Belgrado che subisce pure gli stimoli d’amore e finisce all’« ara pronuba » (Stojan). Pari alla vita moderna che si muove nei grandi centri civili è anche l’uomo moderno che la vive. Egli noni ha da sostenere grandi lotte con gli altri, con i nemici della patria o con circostanze sociali avverse. La lotta che egli ingagr già, è sorda, muta, intima; la combatte con se stesso e con il suo complicato organismo spirituale. Noni eserciti quindi, che si assaltano o briganti che depredano, nè collettività o tradizioni che si impongono a vicenda, ma sentimenti e idee in aspro conflitto fra loro e che, vinte o vincitrici, non s’acquetano mai. È sentimentalismo indigeno che resiste al materialismo esotico, è positivismo sociale che sbarra il passo ad un idealismo romantico', abulia e apatia che mozzano le ali a istinti e desideri anemici, indeterminati. Osservate cronologicamente, queste fluttuazioni psichiche si presentano prima come azioni chiare, contraddistinte da idee ovviamente conr trastanti fra loro, ma finiscono) col confondersi in un groviglio d; sensazioni affini, la cui lucidezza e misura sfuggono a ogni controllo'. In ciò riflettono l’ascesa dello spirito umano che quanto più si sviluppa, tanto più si compiace in ¡stravaganze ed in incocrenze, 11 gruppo di queste novellette borghesi differisce dai rima. \i) Un fes molto fine. (2) Prvi put s ocetn na jutrenje in « Srpska Knjizevna Zadruga », 46, pag. 67. * 105 *