del principe MiloS (1858), poscia, alla sua morte (1860), del principe Mihailo, incrementa il consolidamento dell’idea statale e migliora le condizioni generali della società. Ai Serbi deH’Austria viene pure tolto il morso della germanizzazione e della centralizzazione assolutistica e col diploma dell’ottobre 1860 e con la patente del febbraio 1861 vengono gettate le basi d’una vita politica più libera e più sicura (1). Favorito da questi avvenimenti, il movimento nazionale nelle « Due Serbie » acquista sempre maggiore ampiezza territoriale, maggiore forza evolutiva e pervade non solo la vita politica della nazione risorta, ma di sè impronta anche ogni manifestazione spirituale della società contemporanea e diviene corrente dominante e si crea una tradizione. In politica esso si destreggia fra un liberalismo anticlericale ed un nazionalismo estremistico, che vaga dal concetto di una grande Serbia alle più ardite utopie panslavistiche. In arte ed in letteratura si risolve in uno sdolcinato sentimentalismo, in eccessivo idealismo nazionale ed ormeggia le idee estetiche del romanticismo germanico. Suoi alfieri e suoi patrocinatori sono anzitutto i giovani serbi i quali, ad imitazione della Giovine Italia, riuniti nella « Gioventù serba », fanno breccia ovunque e vigilano sui destini della patria e sulle condizioni generali della sua civiltà. Loro cura precipua è il progresso e l’emancipazione del popolo serbo : progresso ed emancipazione che, dalla semplice liberazione dei fratelli irredenti e dalla rinnovazione territoriale dell’impero di DuSan, degenerano in ardite idealizzazioni di affratellamento slavo, di una grande Slavia. Siffatta ascesa politica non è però scompagnata da quei fenomeni economici, morali ed intellettuali che determinano l’espressione generale d’una civiltà. Quindi vengano affrontati in pari tempo anche i più urgenti problemi sociali e, mentre da un lato si tenta qualche forma di miglioramento neH’econoxnia nazionale e si cura l’incivilimento delle (i) Per questo periodo politico si cfr. il capitolo 12° « Kulturno jedinstvo srpskoga naroda » della storia di St. Stanojevic, Istorija srpskoga naroda, Belgrado, igio, 2® ed., pag. 296. * 6 *