Mitar, per esempio, è studiato con un poderoso microscopio. Temperamento forte, fiero, chiuso, onesto di princìpi, ma accecato dalla passione. L’analisi sua non è frammentaria, ma completa, organica, tanto che la metamorfosi nell'anima sua non appare illogica, ma giustificabile, comprensibile. E la, figura di sua moglie com.’è sempre chiara, viva, vicina a noi! Come bene si intravede che la sua infinita dolcezza e la sua costanza saranno coronate da successo! Se a quanto si è detto finora di « La prima volta col padre al mattutino » si aggiungano ancora i pregi della rapidità dell’azione principale, deìl’omissione di particolari inutili, la vivezza drammatica del dialogo, la concisione dello stile lapidario e la dorata semplicità e la plasticità della lingua, ben a ragione si potrà affermare che già agli inizi dell’arte il Lazarevic ha prodotto un capolavoro. « Ex ungue leonem! Questo' il motto riassuntivo del plauso generale che accolse la primizia lazareviciana (1). L’autore la consegnò con trepidazione al direttore di un giornale serbo di Vienna. E questo (era la « Srpska Zora ») la pubblicò subito, nel 1879, con giubilo immenso del pubblico dei lettori. 11 suo primo titolo, come è stato già detto, fu: « Le campane della chiesa di N ». Altri giornali la riprodussero'. Più tardi l'autore ne cambiò il titolo : « La prima volta col padre al mattutino ». Oggi tutti la coiioscono per tale. * * ❖ Benché a Berlino ed, ingolfato negli studi scientifici, benché militante nelle file dei positivisti e contornato da materialisti, il Lazarevic propende sempre più verso il sentimentalismo romantico e con sogni e visioni ardenti di nostalgia cerca (i) Cfr. la recensione di M. Savic apparsa ne! Ili voi. di « Letopis Matice Srpske» (i88fc) a Novi Sad, riprodotta poi, con qualche breve ritocco, in lz srpske knjiievnosti : Laza K. Lazarevic, Novi Sad, 1898, P“gg. 185-208. *^37 ^