armonia della pace e della felicità, dacché il babbo s’è unito ad una cattiva compagnia e s’è dato al giuoco. Questo suo vizio è la tragedia della casa, la passione fatale che divora l’uomo, la disperazione inguaribile che strazia ed immobilizza la donna, l’incubo ed il fantasma che sbalordisce la prole. 11 padre non era stato sempre così. Una volta era sì buono e sì sereno) con la moglie, sì affettuoso e sì gioviale coi figli. Ma dacché si era unito1 a degli uomini loschi, si era cambiato totalmente. Nè c’era modo di porre qualche riparo, perchè egli era di indole stranissima ed apparteneva a quegli uomini austeri e tirannici, che non tollerano osservazioni, non accettano consigli da alcuno, meno ancora dalla moglie (1). Inoltre era di una caparbietà e di una inflessibilità assoluta. Tant’è che sua moglie era arrivata al punto di dover sempre tacere come una schiava e subire in tutto la sua volontà, il suo capriccio. Unico sfogo le era il pianto : ma anche questo furtivo per non irritarlo (2). Nè migliore era con i figli : dava loro tutto quello che occorreva, li copriva di notte se li trovava scoperti (3), li osservava durante i giuochi, ma mai una carezza, mai una dolce parola d’affetto. Ed i figli capivano che il babbo voleva loro bene, ma sentivano la mancanza di quelle tenerezze, di cui ha tanto bisogno la fanciullezza. Pure il figlio maggiore anche in momenti neri ripeteva con persuasione : Eppure, è ridicolo il dirlo, eppure, egli è un buon uomo. Si, perdio i Ma ecco, è cosi... (4). E non aveva torto. In lui il nocciolo della bontà non era stato ancora estirpato- del tutto Era una bontà tutta particolare, propria dell’ambiente, dell’epoca, delle esigenze sociali, ma era tale. Altrimenti in lui non si sarebbe compiuto il miracolo- che vedremo poi... (1) Gir. Prvi put j ocem na jutrenje ir. « Srpska Knjiievna Zadruga », 46, pag. 6S e 74. (2) Ofr. Prvi put s ocem na jutrenje, ibid. pag. 6q e 70. (3) Pni put s ocem na mtrenje, ibid. pag. 71. (4) Prvi put s occm na jutrenje, ibid. pag. 74. * 28 *