a Belgrado, del matrimonio, della nascita dei figli), sia che riveli singoli sentimenti o atti spirituali (ini « Stojan e Ilinka » l’autore afferma prima di non aver forza di volontà, di essere fatalista, in « La Sezione » confessa di prediligere i racconti sentimentali, in « Gli amici » ammette di essere proclive a trasporti d’estasi ecc.). Quando invece egli trascura il tono soggettivo, la sua vigilanza diretta non abbandona il lettore che egli lo accompagna con amorevolezza durante la narrazione, come in « La Sezione », oppure gli racconta al vivo quanto ha inteso da altri, come in u Vucko ». Fra uno e l’altro tratto di questi frammenti comune ai racconti risuona sovente la nota del buon umore (in « Nel mondo straniero ») o si snocciola spontaneo e semplice qualche dialogo rimaneggiante lo stile della prosa popolare (p. es in « In campagna ») (1). Nè è dimenticata la prediletta (dall’autore, ma non certo dai lettori!) delizia del sogno (« La Sezione ») o il solito impaccio dell'uomo goffo nei momenti amorosi (« Stojan e Ilinka ») (2). Nei frammenti si trovano: pagine riuscite, mescolate ad altre di minor valore. Di certe si vede che dalla mano dell’autore uscirono belle di primo getto; altre rispecchiano momenti d’esaurimento e si riducono' a significative ripetizioni, a tagli ponderati. L’arte creativa, eccetto il lato formale in qualche singolo episodio, non ha nuovi momenti ed anziché tendere a qualche cosa di grande si manifesta in piccoli cimenti spicciolati. Sono rari i disegni che appaiono tratteggiati nella loro totalità; il più della tela tradisce qualche schizzo fatto qua e là, a caso o prò- memoria. Nell’officina dello scrittore si è lavorato a cose più minute, si sono preparati i piccoli pezzi per il montaggio di colossi che non sono stati forse nemmeno concepiti o della cui sagoma l’artefice non è riuscito a precisare i contorni. Oppure sono stati « smontati » i pezzi mutili da opere già finite all’atto del loro ultimo e definitivo ritocco. Quello che è poi caratteristico è l’adattamento c la (1) Na selo, ibid. pag. 166. (2) Stojan i Ilinka, ibid. pag. 255. * 991 *