ma traditore « t’amo », nè ha più il tempo di ravvedersi e reagire che quella divina apparizione notturna tosto sparisce perchè sente avvicinarsi qualcuno alla loro camera. Se per Maria quella notte fu decisiva in quanto si vide ferita nell’amor proprio e non corrisposta a dovere, per Janko essa fu fatale. Ormai l’amore aveva preso tanto possesso del suo cuore e l’equilibrio mentale era sì turbato che egli trovava sollievo solo al pensiero della morte. Morte doppiamente dolce che, non potendo egli agognare ad una donna d’altri, lo liberava da ogni tentazione, da ogni supplizio. La lettura dei « Dolori del giovane Werther » del Goethe, che in quei giorni gli era stato consigliato, per caso, dia un bagnante, rafforzò in lui siffatte idee. Egli ormai trovava tanta rassomiglianza nella sorte propria e di Werther che ardeva da! desiderio di raggiungerlo quanto prima. Intanto, avvertito da una letterina anonima, faceva improvvisa comparsa ai bagni Mladen, il marito di Maria e non trovandola, — che era andata da una zia in un villaggio vicino, — si trova e si confida con un suo vecchio amico, il farmacista Katanic, quello spirito intrigante ed osservatore che conosceva tutti, sapeva tutto e non ignorava nemmeno gli amori di Maria. Katanic, che da lontano seguiva Janko nella sua frenetica lettura del Werther ed era convinto che Maria era una sognatrice e Janko un onesto ragazzone che aveva bisogno di « ardere sempre » (1) per qualche cosa,, calma tosto il trepidante marito e gli propone una soluzione quanto' pacifica, tanto strana : « umiliare il wertherismo alla presenza dei due innamorati » ed « esaltare qualche altra cosa », destare, p. es., in Janko l’interesse per la politica, per l’amicizia, per' la patria ecc (2). Mladen accetta la proposta e si prepara alla lotta, serio ma sereno. 11 suo primo abboccamento con la moglie non ha nulla di teso, dii anorimale, i coniugi sono « sempre gli stessi », si rivolgono domande cordiali, Maria si stringe al petto di Mladen, egli le accarezza « con tutto cuore » la sua morbida chioma e (1) Verter, ibid., pag. 48. (2) Verter, ibid., pag. 48. * 59 *