che nel 1906 (I) proclamava il Lazarevic « tanto lontano da noi e tendente a divenire sempre più lontano- », è stato smentito dai fatti, da ripetute edizioni delle opere lazareviciane presso Serbi e Croati, da traduzioni delle stesse in varie lingue, dal giudizio di storici letterari e, in, buona parte, dalle parole con cui lo stesso Skerlic mitigò nella sua bella Storia della letteratura serba moderna l’inclemenza del suo vaticinio. Egli però era stato prevenuto- — nel 1895! — da un altro critico di buon gusto, che suggellò il suo- dire a proposito- del Lazarevic con queste profetiche parole : « 11 suo valore si mantenne allo stesso livello- anche dopo la sua morte e si manterrà di certo anche nell’avvenire, senza riguardo- alle mutazioni del gusto- letterario, come tutta quella produzione intellettuale che ha le sue radici nella coscienza della nazione ed è con la nazione in perenne comurità di spirito- » (2). Buona parte della sua fortuna il Lazarevic la deve alla propria arte creativa, al proprio gusto che, pascendosi di forti fluttuazioni, seppe scolpire profondiamente la vita, che ovunque si agitava intorno a lui, e la nazione, cui egli mirava nei voli e nei sogni. Dalla vecchia generazione dei rornan-ticisti infatuati di byronistmo o ebbri di idealismo patriottico egli si allontana per le attitudini speciali della propria arte e per il modb speciale di effettuarla. Precede la fioritura realistica con la viva oggettivazione dei suoi simulacri poetici, ma si stacca dai pionieri zoliani che del naturalismo fanno una maniera. I suoi racconti rispecchiano la vita serba degli anni sessanta, la mentalità retrograda della gente di campagna ed alcune manifestazioni della nuova borghesia. Sono gliore di tutti i nostri narratori e uno dei migliori scrittori serbi..- Le sue opere sono quasi tutte dei piccoli capolavori » (pag 117). Anche Jer. Zivadinovic nella sua antologia Primari nove knjizevnosti pubblicata in 2 voli, nel 1923 e 1928 (II ed.) a Belgrado, dichiara il L. « il nostro migliore narratore », voi. II, pag. 165. (1) Skerlic, L.aza K. Lazarevic, « Savremenik », Zagabria, 1906 II, 5. (2) M. Car, op. cit., -pag. 230. * 153 *