sue diverse estrinsecazioni formali, serve sempre da chiave nell’indagare il modo di procedere del suo spirito creativo. Questi frammenti (1) sono di varia natura e di varia e-stensione, trattando diversi argomenti, fissando differenti stati d’animo e da interi e completi squarci riducendosi a singoli appunti, a voci isolate. Ora risultano abbozzi di nuovi lavori ed ora sembrano scarti di un’opera già compiuta. 11 primo, « Na selo » (In campagna), che secondo il Jovanovic, (2) deve essere stato scritto non molto dopo la « Svabica » pure postuma, com’è stato dimostrato, è uno- schizzo di una gita in villaggio, in cui sembra l’autore voglia rinfrescare e rivivere le sue ricordanze giovanili. Il Misa M!arició di « Svabica » qui è divenuto Vasilije Maricic e racconta con appassionata dolcezza alcuni episodi della propria infanzia. L’intonazione autobiografica di questo schizzo, il ricordo della madre di Vasilije, di un suo soggiorno fra i Tedeschi, fanno supporle che dietro la figura del protagonista si celi l’autore e canti,'con voce altrui, alcuni suoi inni della giovinezza. Lo Skerlic generalizzando- siffatte impronte autobiografiche o « autobiograficheggianti » e dando loro un valore assoluto le include nella biografia del Lazarevic (3), senza essersi prima reso conto dei limiti entro cui si destreggiarono abilmente la « verità » e la « poesia » — per dirlo goethianamente — nella creazione di Laza. Il secondo frammento, giusta l’ordine non cronologico, ma editoriale, è Tesan. È una descrizione breve, chiara, viva del contadino TeSan e del suo misero casolare. Il Jovanovic, in seguito a constatazioni di carattere grafico, deduce che questa brevissima descrizione sia uno degli ultimi tratti di penna del povero Lazarevic. Giustissime siffatte deduzioni, esse risultano esteticamente ancor più convincenti a chi abbia seguita l’arte di Laza nella sua brillante ascesa, perchè ci rivelano lo (1) Su loro in genere scrisse poche pagine di sintesi Lj. Jovanovic, op. cit., II, p. X s. e lo Skerlic in Pisci i knjige, op. cit; se ne valse qua e là per le sue argomentazioni. (2) Lj. Jovanoviò; op. cit. II, pag. IV. (3) Lj. Skerlic, Pisci i knjige, Belgrado, 1922, p. 44, II v. (3* ed.) * 92 *