sonnia febbrile della notte Anoka prova un senso' infinito di solitudine, di isolamento'. Qualche cosa di tremendamente penoso le soffoca il cuore e la fa implorare anche il sonno della morte. Ormai non ha più con chi sfogare il parossismo dell'ira, « le fa violenza il suo stesso cuore furioso ». « Il mondo le si è capovolto' e lei se ne sta a capo' fitto » (1). Ma improvvisamente in fondo all’anima sua « vibrò potente, immensa una corda cristiana » (2). Abbracciare, baciare la cognata che le stava vicina, correre dal nonno con un desiderio di pace e di morte insieme, gettarglisi ai piedi, pentita e contrita, e chiedergli perdono : per Anoka fu tutt’uno. 11 miracolo s’era compiuto, il nonno l’aveva intuito e preparato! Secondario per la sua parte o per la sua poca energia, ma pure interessante è Arsen. Egli è il tipo del buon figlio di famiglia, giudizioso negli affari di casa, laborioso e prudente al mercato, timido e inesperto alquanto per la sua età giovanile. Del resto un carattere discretamente comune. A-spetto speciale gli deriva solamente dalle sue relazioni con Anoka, dall’amore immenso che le porta e dalla paura che ha dei suoi begli occhioni. Siffatto contrasto di sentimenti lo mette in una luce singolare che lo fa apparire debole e talora anche ridicolo. Figuriamocelo crucciato con sua moglie e pronto a batterla, ma, magnetizzato dai suoi occhioni, « met-terlesi sull’attenti come fosse dinanzi ad un vescovo » (3). E quando Anoka « infuria » egli non sa fare altro che nascondersi su di un albero- perchè nessuno lo senta e lo veda. Invece, da vero ragazzone, quando Vede Anoka tutta docile e serena col nonno, si fa avanti anche lui, le dice di versargli dell'acqua e la rimprovera che « non gli versa bene » (4). Scritta com’è sulla traccia di ricordi giovanili, la novelletta non presenta certe impronte realistiche che si osservano in altri racconti. Eppure essa penetra così a fondo nella vita del villaggio e la scolpisce così magicamente! Non si descri- (1) Na bunaru, ibid., pag. 177. (2) Na bunaru, ibid., pag. 178. (3) Na bunaru, Ibid., pag. 171. (4) Na bunaru. ibid., pag. 182 * 53 -#