vesserò detto, non altrimenti si potrebbero concepire « La prima volta col padre al mattutino » ed « Al pozzo », a cui si può aggiungere senza scrupolo « La nazione ti compenserà » per quanto della sua genesi nulla di positivo sia stato tramandato finora. La perfezione di questi ultimi racconti manifesta tutta la potenzialità del Lazarevic e fa pensare che come egli seppe brillare nelle composizioni fatte d’un sol getto, altrettanto non riuscì in quelle fatte a più riprese ad onta del «lungo studio e del grande amore»... È differenza che si riscontra in genere fra racconti brevi e racconti lunghi, di modochè i veramente riusciti sono di solito i brevi. Quasi che nel Lazarevic si perpetuasse la caratteristica fondamentale dell’epopea popolare serba : magnifica e meravigliosa nelle singole poesie ed anche nei singoli cicli, ma priva di un vero poema nazionale, di una « chanson de geste » serba, di un « Lied » dei Nibelunghi jugoslavi! I racconti brevi e scritti d’un sol fiato hanno sinché la specialità di condensare in sè tutte le attitudini creative e espressive dell’autore. Nell’analisi di « La prima volta col padre al mattutino » si sono potuti elencare tutti i principali motivi dell’arte lazareviciana e tracciare distinta la personalità estetica dello scrittore. Sulla base dello stesso racconto' si potrebbe anche riepilogare tutto il processo evolutivo ed orientativa dell’oggettivazione artistica, ma per maggiore possibilità di esemplificazione si terrà conto di tutta l’opera sua, edita e postuma. II Lazarevic è abile compositore (1). Nei suoi racconti generalmente c’è piano ed unità simmetrica e proporzione, il principale emergente sul secondario, l’attenzione rivolta sempre sul fatto fondamentale, i particolari in istretta dipendenza fra loro e calcolati in modo che non solo non riescano superflui, ma cooperino a dar maggiore risalto al taglio degli episodi e della trama (2). La larghezza di disegno è compen- (1) Lj. NEDié, op. cit., 42, afferma che è persino «troppo abile». . (2) J. Hudec, op. cit., pag. 20 della prefazione. 132 *