ni (1). Ad onta di una salute deficente e di tristi condizioni economiche, ella seppe mantenere intatto il patrimonio di casa ed inculcò nei propri figli il più sacro amore e rispetto alla famiglia. Lazar già da bambino era mclto sensibile e delicato ed aveva indole vivace ed allegra che facilmente si poteva domare. Un po’ per riguardo- alla salute ed! un po’ per principio d’educazione, vissuto sempre in grembo alla madre, cht- lo curava coni somma tenerezza, ina anche con maschia energia, egli sentì profondamente l’amore materno e dimostrò sempre un indelebile attaccamento alla famiglia Gli anni d’infanzia egli li passò a Sabac o nei dintorni, frequentando prima le elementari ed assolvendo poi il ginnasio. Questo periodo di vita, così ricco di cari ricordi, di spensieratezza e di pace, ha lasciato in. lui profonde e vive tracce. Lo riprende nell’abbozzo di un racconto frammentario e postumo {« In campagna »), in cui, tra « poesia e verità », a gaie luci rievoca le sue ardite corse a cavallo, le romantiche visite a monasteri lontani, i bagni nei torrenti vicini, le fughe nei frutteti altrui e tante altre ingenue monellerie. Già frequentando la terza clasise del ginnasio si sentì attratto! dalle Muse e da prima assieme ad un suo amico incominciò a comporre poesie, poscia prese ad annotare e raccogliere varie specie di poesie popolari (2). In generale egli dimostrò per tempo grande interesse per la vita del popolo ed ascoltava e seguiva sempre con curiosità i contadini che vedeva a casa propria o altrove. Assolto il ginnasio a Sabac, egli dovette abbandonare il luogo natioi, che non aveva scuole superiori, e si recò a Belgrado a proseguire gli studi, prima al Liceo, poscia alla Scuola Superiore. Il primo distacco dal focolare domestico fu terribile, ma poi la novità dell’ambiente, le nuove conoscenze, l'acquisto di una maggiore libertà, lenirono- il dolore della lontananza. Inoltre ivi non fu privo di affetti e di cure, chè (1) Cfr. su ciò T. R. Gjorgjevkì, Polozaj iene u nasem natodu, « Srpski ICnjizevni Glasnik », XXVII, 8, pag. 6jo, Belgrado, 16-VIII-1929. (2) Di tutto ciò non c’è rimasra traccia; c’è il solo ricordo e la testimonianza del suo biografo Lj. Jovanovic, op. cit., I, pag. IV. * 16 *