* * * La salute del Làzarevió peggiorava sempre più e minacciava un rapido crollo. Per alleggerirlo dalle fatiche gli fu assegnato il posto di medico di corte, col grado di tenente colonnello'. Diminuita così l’attività di medico, egli poteva continuare a suo bell’agio quella letteraria. Mia la salute cagionevole e i viaggi di cura lo distoglievano dalle sue creazioni artistiche, anzi che fornirgli nuova esca. Pure è di quest’epoca il suo ultimo racconto « Ori zna sue » (Egli sa tutto). Se esso sia stato inspirato allora da reminiscenze d’infanzia o piuttosto dedotto da qualche abbozzo già pronto, non si può precisare. Fatto è che esso è un ritorno alla vita ed alle impressioni di Sabac. L*ambiente suo, anziché il villaggio, questa volta è una piccola borgata commerciale e protagonisti suoi sono i rappresentanti d’una modesta borghesia. Gente buona, onesta ma fatta a modo proprio, di cui si può dire : « Eh, tu non li conosci ancora questi nostri uomini ! Essi non ti stanno fermi nè di giorno nè di notte ! Non dormono nè siedono, ma « si urtano l’un l’altro il naso colla bocca e la bocca col naso»; mangiano in piedi... Eppure arrivano dappertutto e fanno ogni cosa a suo tempo ed a suo luogo... Essi, quando giuocano alle carte, è vero, tirano fuori anche sei cavalli, ma l’uno dà all’altro centinaia 'di ducati a quattrocchi... E credimi ! Sanno tutto quello che vuoi ! Ecco lui, per esempio ! Si, egli sa tutto, come un... Gu. tenberg I » (i). L'eroe di questa strana gente è Vucko, di fondo buono, ma di temperamento' diabolico, aggressivo, ribelle, insofferente di ogni disciplina. A scuola ne faceva di ogni colore, fuori anche di più. Della madre sola aveva compassione e ciò (i) On erta sue in « Srpska KnjiJevna Zadruga », 53, pag. 154. * 84 *