la situazione generale delle vecchie famiglie di villaggio serbo rette dalla tirannide turchesca del padre e dalla docilità slava della madre. Così nell’opera e nel pensiero del prete in « La icona della scuola » si impernia tutta la mentalità del vecchio tradizionalismo di villaggio, sorpreso dal pulsante movimento del progresso civile. Man, mano che si riannoda la trama idealogica di altri racconti, si affaccia intero il mondo e la società che dominarono nella mente del Lazarevic. I Serbi irredenti a contatto dei fratelli indipendenti e la situazione penosa dei profughi politici in seguito a preconcetti insinuati da dominatori stranieri o infiltrati dall’ignoranza. La popolazione di campagna in ansia continua per le rapine e gli atti di brigantaggio degli hajduci o per l’infuriare della guerra e delle rivoluzioni. Miseria e calamità che i periodi di guerra arrecano a famiglie e villaggi interi. Raffreddamento di entusiasmo patrio e sfiducia negli ideali politici. Uno strato impenetrabile di superstizione che reagisce ad ogni innovamento di civiltà. Un tenace conserVativismo che custodisce gelosamente ogni vecchia usanza, ogni vecchia tradizione. Vecchi organismi — la « za-druga », la chiesa — che impongono' ai singoli, all’uomo, lo spirito autoritario, unilaterale di collettività cristallizzate nei secoli. Usi, costumi, tradizioni e leggenda antiche, fiorenti ancora negli anni sessanta e scolpite con maestrevole fedeltà. 11 vestire di Mitar, per esempio, ha valore di documento storico ed è più interessante di tante attestazioni dell’impreeiso M5-licevic (1). Si osservi con quanta sicurezza e ricchezza di particolari esso è ritratto' : « Egli, cioè mio padre, vestiva, si capisce, alla turca. Mi pare ancora di vederlo : il panciotto di velluto rosso con alcuni giri di cordone dorato ; il giubbone di panno verde foderato di pelliccia ; il cinturone fregiato d’oro con la bacchetta dal manico d’avorio e con un coltello pure dal manico d’avorio e col fodero d’argento. Sopra il cinturone una fascia di seta, le cui frangie scendono sul fianco sinistro. I calzoni con cordoni di seta e di lana stretti al ginocchio : le calze bianche e le 9carpe scollate. Si caccia (i) M. Milicevic, Knelevina Srbija, Belgrado 1876, cfr. i capitoli che trattano dei costumi. * 104 *