Costituzione (1869), che assegnava i poteri legislativi al Parlamento nazionale Però ripercussioni più radicali e più fatali neH’organismo politico della nazione ebbero tutte quelle rivoluzioni e quelle guerre, che dal 1875 al 1878 avvamparono in Serbia e prepararono il Congresso di Berlino. In questo concilio diabolico di guerra e di pace, ove si presunse d’aver definita la situazione balcanica ed invece si fomentarono ulteriori conflagrazioni, al nazionalismo ideale dei Serbi fu infetto un grave colpo, perchè, mentre da un lato con la proclamazione dell’indipendenza del Principato di Serbia si soddisfacevano le aspirazioni modeste di certi « liberaioni », cui bastava una Costituzione ed uno stato libero serbo, d’altra parte si esacerbavano vivamente i veri patrioti, che avevano versato invano il sangue per la redenzione di tutti i fratelli oppressi. Nel momento stesso, in cui il nuovo stato serbo sorgeva libero a spese dei propri sacrifici e spiegava le vele al vento di nuovi destini, il vedersi sorgere a lato una grande e minacciosa Bulgaria e penetrare nei Balcani un’intrigante e prepotente Austria, l’una tesa verso la Macedonia ambita, l’altra a danno della Bosnia-Erzegovina tanto agognata, fu una dolorosa delusione per tutti gli esaltati, un’amara rivelazione a tutti gli estremisti! Nè valsero a sanare le ferite la proclamazione del Regno, di Serbia (1882) o altri palliativi formali. Ulteriori lotte fra la nazione e la dinastia regnante, l’inasprimento dei partiti politici (1883) ed un’altra guerra sfortunata coni la Bulgaria ( 1885) peggiorarono ancor più la situazione ed impressionarono vivamente gli animi, già così inacerbiti e gonfi. Ne derivarono delle gravi crisi economiche; i cittadini divennero scettici, indifferenti: si crearono' nuovi partiti; il separatismo' serbo-croato si accentuò e le relazioni serbo-montenegrine si inasprirono. Tale fu l’anarchia e la depressione morale che si dubitò se la Serbia fosse in grado di reggersi da sola. A smorzare gli ardori romantici ed insinuare la sfiducia nei vecchi sistemi e nei vecchi criteri, cooperarono grandemente anche le prime ondate di movimenti politici, sociali, artistici, che allora imperavano in altre nazioni d’Europa. Si * io *