LE MONETE ANONIME DI VENEZIA 7 Nello stesso anno il Consiglio dei Dieci che studiava amorosamente il modo di rimediare ai molti disordini della circolazione e particolarmente a quello delle monete minute, deliberò di unificare il tipo del bagattino e con un decreto del 12 ottobre 1519 W ordinò la coniazione di un nuovo denaro di rame con la Madonna circondata dalle lettere • R • C • L • A • da un lato ed il leone chiuso in un quadrato dall’altro, che doveva sostituire gl’incomodi piccoli di lega e i bagattini di rame che con diverse stampe si fabbricavano per le città della Dalmazia e della terraferma veneta. La nuova moneta incontrò a quanto pare il favore del pubblico, perchè non fu più cambiata e se ne trovano esemplari di vario stile con diversità di punti, di stelle, e di rosette che indicano chiaramente il lungo periodo in cui fu battuta, se non bastassero gli ordini ripetuti di coniazione, molti dei quali abbiamo riportati, e le diverse sigle dei massari, che avevano l’abitudine di segnare queste monetine sebbene non contenessero alcuna parte d'argento. È interessante studiare la numerosa serie dei bagattini a fine di riconoscere le successive modificazioni di particolari e di stile in un periodo così lungo. I più antichi hanno la Madonna sottile, slanciata che ricorda le immagini degli artisti primitivi, il leone solenne, stecchito, araldico; più tardi la Vergine è figurata coi tipi resi popolari dai più grandi pittori della scuola veneta, mentre il leone qualche volta risente dell’antica forma araldica e qualche altra invece è squisitamente disegnato ed inciso con la finezza propria dei cinquecentisti. Gli ultimi hanno le caratteristiche dell’arte spigliata della fine del cinquecento e del principio del seicento, vi è quindi grande libertà e varietà nei particolari : i punti che dividono le let- (1) R. Archivio di Stato, Consiglio dei Dieci, Misti, reg. XL1II, c. 77 t.