LE MONETE ANONIME DI VENEZIA 19 II. PER I POSSEDIMENTI DI TERRAFERMA E DI OLTREMARE. Le monete che non erano destinate a circolare nella Dominante e in tutto lo Stato, ma soltanto in determinate città e regioni, si possono dividere in due categorie, le une coniate nella zecca di Venezia su ordine del Consiglio dei Dieci prima, poi del Senato, per provvedere alle eventuali deficienze di moneta minuta locale, le altre invece fabbricate in tempo di guerra, nei luoghi ove se ne aveva urgente bisogno per autorità dei comandanti ai quali non potevano giungere rimesse di denaro da Venezia in causa della lontananza e della occupazione di territorio fatta dai nemici. Fra quelle coniate a Venezia sono primi per ordine di tempo due quattrini di mistura appartenenti al sistema monetario bolognese, coi nomi di S. Apollinare e di S. Bellino, protettori di Ravenna e di Rovigo, ai quali luoghi erano destinati. Al solo vederli si intuisce che furono coniati nello stesso tempo, anzi si può dire che tra l’uno e l’altro non corre alcun divario all’ infuori del nome della città e di quello del santo Vescovo. Lo stesso Lazari che da prima aveva creduto ravvisare in quello per Ravenna il quattrino ordinato dal Senato nel 1442, dovette più tardi modificare il suo giudizio, non potendo attribuire a epoche diverse due pezzi che tutto dimostra essere contemporanei. Siccome poi Rovigo non venne definitivamente in potere dei veneziani se non colla guerra di Ferrara, e cioè nel 1484, conviene ritenere che pqco dopo siano state coniate queste due monetine che valgono un quat-