20 N. PAPADOPOLI trino, ossia due piccioli della lira usata nelle pro-vincie bolognesi, ferraresi e romagnole. Per la fattura e per il nome del luogo unito a quello del santo protettore, hanno una stretta affinità coi bagattini di rame destinati alle città di Dalmazia, coniati essi pure negli ultimi anni del secolo XV e nei primi del XVI. Il più antico è quello deliberato per Sebenico dal Consiglio dei Dieci nel 21 maggio 1485 Í1), con un decreto che ordina agli ufficiali della zecca di coniare trenta ducati di oboli di rame in ragione di dodici per soldo, con l’immagine di San Marco da un lato e quella di San Michele Arcangelo dall’altro. Altri simili denari o bagattini furono decretati per Sebenico nell'n febbraio, e nel 13 luglio 1491 (2) e nel 27 febbraio 1499 (3). Nessun segno o iniziale di Massaro indica le diverse emissioni, ma fra le molte varietà si osservano alcune di aspetto più duro ed arcaico, altre più eleganti e moderne. Ad istanza della Comunità di Zara si ordinarono nell’n febbraio 1491 (4) duecento ducati di bagattini simili a quelli di Sebenico, ma con l’immagine di San Simone protettore della più importante città della Dalmazia, e, pochi giorni dopo, il 26 febbraio (?) se ne ordinarono cento ducati con San Doimo per la città di Spalato. Infatti i più antichi bagattini di Spalato hanno le iniziali ZFM di Zuan Francesco Miani che era massaro alla moneta in quell'anno ; ma vi furono altre emissioni, come lo provano le iniziali l P e D G che corrispondono a Iacopo Pizza-mano massaro nel 1497-98 e a Domenico Gritti che (1) R. Archivio di Stato, Consiglio dei Dieci, Misti, reg. XXII, c. 136. (2) ivi, Consiglio dei Dieci, Misti, reg. XXIV, c. 203 t., r. XW, c. 26, t. (3) » 11 n » ti 11 XXVII, C. 221. (4) 11 „ „ „ • „ XXIV, c. 203 t. (5) Il II „ 11 ,1 11 11 c. 205 t.