X- LE MONETE ANONIME DI VENEZIA 17 divenne difficile e si resero necessari provvedimenti, il Senato ordinò il 15 novembre 1603 (0 la coniazione di sessantamila ducati, due terzi in soldini e un terzo in bezzi, e nel 30 luglio 1604 (2) centomila ducati in gazzette e doppie gazzette e diecimila ducati in soldini. Oltre a ciò, per sostituire i sesini aboliti e per avere anche le più piccole frazioni monetarie, il 22 gennaio 1604 (3) il Senato ordinava la emissione di monete da uno, tre e sei bagattini di puro rame a che tanto vagliano quanto importa il rame et spesa del stamparli » ; lasciando facoltà ai Provveditori di farne più o meno di ciascuna qualità, ma con proibizione assoluta di superare la somma totale. Il 30 luglio insieme con le gazzette e i soldini si ordinarono anche seimila ducati di quattrini di rame da quattro bagattini da spedirsi a Verona e, nel 5 febbraio 1605 (4), altri quattromila ducati di quattrini simili a quelli stampati per Verona e questi per la città di Brescia. Non conoscendosi monete di rame col nome di Marino Grimani, dobbiamo cercare fra le anonime le monete coniate in questo difficile momento, e io credo riconoscerle in certi pezzi che hanno l’indicazione del valore in cifre. Quello da mezzo soldo ha da un lato il busto di San Marco e dall'altro quello della Vergine col Bambino circondato da piccole stelle, le iniziali - R-C-LA-e il 6 all’esergo ; il quattrino ha il leone in soldo senza leggenda da un lato e dall’altro la Madonna in piedi col Bambino fra le braccia, le solite iniziali e il 4 all’esergo. Quanto al bagattino non si fece altro che aggiun- (1) R. Archivio di Stato, Zecca, Deliberazioni del Senato 1600-1608, c. 89 t. (2) ivi, Zecca, Deliberazioni del Senato 1600-1608, c. 121. (3) » « » » » 11 c. 107. (4) » 11 » » 11 » c. 129 t,, 130»