486 CRON. STOR. DEI RE D’EMESA vili ili Roma (4g) Jamblico dichiarassi per Cesare contra Pompeo, e poscia per Antonio contra Ottaviano (32). Questi dopo la giornata d’Azio, sentendo che Jamblico non s’era dichiarato pel vincitore ad esempio dei principi vicini , fa soffrire al re d’Emesa che morte crudele sopra questo semplice sospetto (3i). Alessandro, fratello di Jamblico, ricevette il reame d’Emesa dopo la morte di lui dalle mani di Antonio, figli rimase fedele al suo benefattore, ma fu fatto prigioniero da Ottaviano di cui ornò il trionfo (29), e poscia messo a morte per ordine del vincitore. Jamblico II, figlio di Alessandro, riuscì a guadagnarsi la grazia di Ottaviano e fu posto sul trono paterno dopo aver passato qualche tempo nell’esilio (19). Sampsiceramo II, era giusta alcuni autori nipote di Jamblico II. Egli regnò parecchi anni inEmesa, e lasciò due figli Azize e Sohcmo in un ad una figlia chiamala Jotapc. Dopo ■ —•—-- G. C. Azize divenuto amante diDrusilla, sorella o figlia di Agrippa seniore, re degli Ebrei, per ¡sposarla abbracciò la religione giudaica. Era essa una donna estremamente bella. Avendola veduta Felice governatore di Giudea le promise uno stato così avventuroso, eh’eìfci acconsentì di farsi sua sposa, e lasciò quindi suo marito e la sua religione (54 uopo Gesù Cristo). Azize in quest’anno se ne mori. Sohemo succedette nel trono di Emesa a suo fratello Azize. Andò incontro a Vespasiano, cui l’armata romana ili Siria avea conferito l’impero, e le forze del re di E-mesa non erano allora, secondo Tacito, da dispregiarsi (69 dopo Gesù Cristo). L’anno quarto del regno di Vespasiano, mentre Cc-sennio Peto prefetto di Siria faceva guerra pei Romani contro Antioco re di Comagene, Sohcmo somministrò truppe ai Romani. È verosimile che il piccolo reame di Emesa sia stato conquistato dagli Arabi, essendosi alcuni auni dopo trovato tra le mani dcgl’lturii.