74	COMPENDIO CRONOLOGICO
serto. Ma i Caldei che n’ ebbero avviso si pongono ad inseguirlo, lo raggiungono presso Gerico e lo conducono a Nabuccodonosor eh’ era a Reblata nel paese di Emath, città che taluni tengono per Apatnea di Siria.
     I	Caldei padroni di Gerusalemme si spargono per tutti i quartieri, e vi fanno orribile carnilìcina. Un mese dopo (il giorno settimo del quinto mese ) Nabuzardan capitano delle guardie di Nabuccodonosor e generale delle sue armate arriva in questa città per dar esecuzione agli ordini del suo signore. La prima cosa che fece, come gli era stato comandato, si fu trar di prigione Geremia e restituirlo in libertà. Tosto i sacerdoti per ordine del profeta portan via il fuoco sacro che ardeva sull’ altare degli olocausti e lo nascondono in un pozzo profondo e sen-z’ acqua, di cui non ebbe chi che sia conoscenza. Egli stesso per ordine particolare di Dio fa trasportar seco il tabernacolo, l’arca d’alleanza e l’altar dei profumi, e va a nascondere ogni cosa in una caverna della montagna di Nebo, di cui ottura l’ingresso. Alcuni di quelli che lo aveano accompagnato, benché ritornati sui loro passi per notar questo luogo, non poterono scoprirlo, e Geremia che
lo	seppe biasimò la loro curiosità. Questo luogo, disse loro, resterei sconosciuto sino a che Dio abbia riunito il suo popolo. Allora il Signore farà vedere tjueste cose, e la maestà della sua gloria comparirà nuovamente in una nuvola, coni’ella comparve a Mose e poscia a Salomone ( Maccab. II, 4, e seg. ). Ma d’altronde il Signore dice in Geremia ( III, 14, 16.) parlando alle dieci tribù d’Israele : che allorquando le avrà riunite a quelle di Giuda, non si dirà più: l’arca d’alleanza del Signore; essa non si presenterà più allo spirito, non se ne avrà più memoria, non la si ricercherà più, ne più verrà ristabilita.
     Queste due autorità non possono guari conciliarsi che coll’ applicare alla trasfigurazione di Gesù Cristo, eh’ è l’arca vivente della nuova alleanza, ciò eli’è predetto nella prima intorno alla nuova apparizione dell’arca.
     587. Frattanto il decimo giorno del mese quinto, tre giorni dopo il suo arrivo, Nabuzardan fa appiccar il fuoco al tempio, al palazzo del re, e alle abitazioni della città,