CRONOLOGIA STORICA la sua ubbidienza meglio che seimila persone consecrate al servizio della Dea. Cicerone indusse colla sua prudenza questo gran sacerdote a ritirarsi dal regno di Cappadocia, e a lasciarne tranquillo possessore Ariobarzane. Ariarathe X, fratello di Ariobarzane, gli succedette nel trono di Cappadocia, ma glie ne venne contrastato il Sossesso da Sisinna , figlio primogenito di Glafira moglie i Archelao cappadoce di nazione, e generale d’armata nella Grecia a favor di Mitridate contra Silla. Suo figlio Archelao avea sposata Berenice regina d’Egitto ed ottenuto da Pompeo il pontificato di Comana. Da questo maritaggio era uscito Archelao, che gli succedette nella dignità di gran sacerdote di Bellona. Questi sposò Glafira, ragguardevole per istraordinaria bellezza, e n’ebbe due figli, Sisinna ed Archelao. Egli fu il primo che contese ad Ariarathe il regno di Cappadocia. M. Antonio, giudice di questa lite, la decise a favor di Sisinna a cagione della bellezza di sua madre. Non si sa cosa di lui sia avvenuto , ma Ariarathe asceso nuovamente al trono di Cappadocia venne di là sbalzato un’altra volta da Antonio che mise Archelao in suo luogo. 35. Archelao, secóndo figlio di Glafira, divenne assai possente. Egli testificò la sua riconoscenza a M. Antonio dandogli buone truppe durante la guerra aziaca; ciò che per altro non tolse che Augusto noi lasciasse tranquillo possessore di Cappadocia (20). In progresso die’mano a Tiberio di ristabilir Tigrane nell’Armenia, ed ottenne da Augusto la piccola Armenia con buona parte della Cilicia. Tiberio gli rese importanti servigi presso Augusto, e vincere gli lece la causa contro i propri suoi sudditi. Archelao stabilì la sua residenza nell’ isola di Eieusi vicina alla costa di Cilicia : sposò Pithodori vedova di Po-lemonc re di Ponto, di cui avea parecchi figli in tenera età, e aumentò considerabilmcnte la sua potenza. Lungo e felice fu il suo regno sino agli ultimi anni, il quale fu da Tiberio reso per vendetta assai triste, e fortunoso. Se non che Archelao aveva mancato di prudenza e di saggezza coltivando con troppa affettazione i favori del giovine Cesare Caio nella sua prospera sorte , mentre trascurava Tiberio divenuto sfortunato. Questi fattosi più av>