384 CRONOLOGIA STORICA dopo aver fatto morire Rasili. Non sembra che cotesto conquistatore si fosse a quel tempo avanzato sul territorio di Israele ; ma Achaz vena’ egli stesso a ritrovarlo in Damasco. Lungi però di francheggiarlo Teglat-Falasar non fece che opprimerlo. Dopo avergli cavata una somma d’argento tanto considerevole che i suoi tesori e quelli del tempio bastarono appena, egli si ritirò lasciando il regno di Giuda senza difesa, e soggetto al medesimo tributo di prima. Teglat-Falasar l’anno 724 avanti Gesù Cristo non vivea più, od almeno si avea a collega il figlio che or segue. 724. Salmahasar, figlio di Teglat-Falasar, gli succedette o gli fu associato l’anno 724 avanti Gesù Cristo od anche più tardi. Fu veramente in quest’anno, ch’egli entrato nelle terre d’Israele assoggettò cotesto reame a tributo. Dopo averlo pagato per tre anni, il re Osea per francarsi di questa servitù, fece alleanza con l’etiope Sabaco chiamato dalla Scrittura col nome di Sua, che avea fatto il conquisto d’Egitto (720). Salmanasar sentendo la sua rivolta, torna di nuovo sul territorio d’Israele, soggioga tutta la parte piana del paese, e stringe Osea in Samaria, ove lo tiene assediato per tre anni (718). Finalmente fattosi padrone della piazza, carica Osea di catene, e seco lo conduce in cattività cogli avanzi di dieci tribù cui riparti nel paese dei Medi : locchè dimostra che una parte di questo paese era a quel tempo ancora dipendente dal regno di Babilonia (717). Egli era da poco tempo ritornato in Ninive, quando ricevette un’ambasciata dai Cittici in Cipro, che veniva ad implorare il suo soccorso contra Eluleo re di Tiro, loro sovrano, di cui avevano scosso il giogo. Salmanasar cedendo alle loro preghiere ripassa in Palestina,' e riporta sui Fenicii diversi vantaggi. Avendo Eluleo proposto un accomodamento, viene accettato, e Salmanasar riconduce la sua armata in Ninive. Ma ben presto la sollevazione della maggior parte delle città marittime che ubbidivano a Tiro, lo richiamano in questo paese, offrendo di darlo a lui. Al suo arrivo vi trovò una flotta di sessanta vascelli, ch’esse gli somministravano con ottocento marinai fenicii. A questo formidabile apprestamento, i Tirii non opposero che dodici va-