DEI RE SELEUCIDI DI SIRIA 335 Per questo motivo fu egli chiamato il Bicornuto. Tenevasi pure per vero che Apollo avesse avuto parte alla sua nascita, e che questi avesse rimesso a sua madre Laodicea nn anello, sul quale fosse effigiata un’ancora, di cui dicesi che tutt’ i suoi discendenti portarono nascendo l’impronta sopra una coscia. La memoria della sua forza e del suo valore si è col mezzo dei monumenti antichi perpetuata sino a’ dì nostri. Anche oggidì si vedono delle medaglie in cui egli è rappresentato colla testa coperta di pelle leonina, e sul rovescio coll’ emblema di un toro furioso. Oltre la famosa Antiochia sull’Oronte, Seleuco avea fatto edificare altre sedici città dello stesso nome, nove con quello di Seleucia, una delle quali posta sul margine occidentale del Tigri dirimpetto al luogo ov’ è al presente Bagdad, tre con quello di Apamea ed una di Stra-tonica. ANTIOCO I. detto SOTERE. 282. Antioco, primogenito di Seleuco e di Apamea, succedette ad un tempo con Stratonica di lui moglie e matrigna in tutti gli stati di suo padre, di cui avea già lui vivente posseduta una parte. Era ragionevole di aspettarsi da lui che avendo in mano la forza necessaria per vendicar la morte di suo padre, comincierebbe dall’impiegarla contro l’uccisore di questo principe. Ma per una inconcepibile debolezza si lasciò vincere dalle false scuse, e dalle basse adulazioni di Cerauno in modo che non solamente fece con lui pace, ma diede sua figlia in matrimonio a Pirro, cognato di cotesto uccisore. Parecchie città dell’Asia minore che dopo la morte di Lisimaco si erano date a Seleuco sdegnate di questa viltà, scossero il giogo che questi avea loro imposto, e ricusarono di ubbidire a suo tiglio (Justin. ìxb. 17.). Molti combattimenti ebbe a sostenere quest’ ultimo per porsi in possesso di tutta la successione di suo padre. Mentr’cra intento a ricondurre all’ubbidienza i suoi sudditi ribelli, Antigono Gonata fece una spedizione in Macedonia colle sue forze di terra e di ma-