DELLA STORIA SANTA io7 chiede, e permette agli Ebrei di vivere giusta il costume dei pagani; inviando nello stesso tempo ordine a Onia di portarsi a risiedere in Antiochia; precauzione necessaria onde assicurare al suo rivale il godimento tranquillo della sua usurpazione. Giasone di ritorno a Gerusalemme fa adottare a’ suoi concittadini i costumi e le pratiche degl’ idolatri; costruisce un luogo di pubblici esercizj sotto la fortezza, nè teme di esporre in luoghi infami i giovani più gentili. Gli Ebrei accorrono in folla agli spettacoli profani che si danno loro: i sacerdoti stessi trascurano il divino servizio per assistere a quelli, e l’apostasia comincia a farsi generale. Un gran numero di Ebrei spingono l’indegnità al punto di levarsi il segnale della circoncisione. i74_ Antioco celebra a Tiro i giuochi olimpici. Giasone volendo a tutto costo cattivarsi il favore di questo principe, manda molti de’suoi partigiani a quella festa con una somma di dinaro per essere impiegata nei sagri-fizj di Ercole. Questi deputati, meno irreligiosi di Giasone, la destinano invece pel ristabilimento della marina. Antioco visita la Celesiria, la Fenicia e la Palestina attesa # la nuova ricevuta che il re d’Egitto vuole spogliarlo di queste provincie. Giunto a Gerusalemme viene ricevuto da Giasone con una magnificenza corrispondente al pregio in che teneva i favori ai questo monarca. 172. Giasone deputa aUa corte di Antiochia Menelao figlio di Tobia, fratello di Simone, prefetto del tempio, onde recarvi l’annuo tributo. Menelao lo tradisce, e colle sue invenie, le sue adulazioni, e le sue offerte ottiene dal re la suprema sagrificatura. Gerusalemme si divide di partito tra questi due usurpatori. La vincono i fautori di Giasone, e Menelao è costretto di ritornare presso il re di Siria co’suoi principali aderenti. Mediante la promessa eh’ essi fanno di abbracciare la religione greca, Antioco li rispedisce in Giudea con forze sufficienti per obbligar Giasone a sgombrarla, e infatti costretto questi a rifuggirsi presso gli Ammoniti, lascia libero il campo al suo antagonista. Questo novello usurpatore del sacerdozio supremo comincia dal rinunciare, giusta sua promessa, alla legge di Mosè; ma non si cura di pagare la somma eh’è il prez-