DEI RE SELEUCIDI 1)1 SIRIA 345 prese il partito di entrar con lui in trattative. Per convenzione tra essi seguita il paese de’Parti e l’Ircania restarono in potere di Tiridate sotto promessa da lui fatta di unir le sue truppe a quelle di Antioco onde coadiuvarlo nel riacquisto dell’ altre province d’ Oriente. Tra queste quella che più stavagli a cuore era la Bactriana usurpata da Teodoto, di governatore fattosi sovrano, ed il cui figlio era stato deposto da altro ribelle chiamato Euti-demo che vi si manteneva con abilità e valore. Antioco avendolo attaccato con formidabile oste, riportò su di lui compiuta vittoria, che ineritogli il soprannome di Grande. Egli non potè nulladimcno scacciar dalla Bactriana Euti-demo, col quale dopo diversi altri combattimenti meno fortunati, Antioco fu obbligato di segnare un trattato di pace, la cui principal condizione fu eh’ Eutidemo rimarrebbe padrone della Bactriana col titolo di re. Avendo egli presentato suo figlio Demetrio al re di Siria , questo principe gli prese tanto affetto, che gli promise in maritaggio sua figlia. Il padre in riconoscenza regalò ad Antioco tutti i suoi elefanti, e gli aperse la strada per penetrare nelle provincie d’Oriente, che gli rimanevano da soggiogare. La vittoria avendo accompagnato Antioco da per tutto ove si presentava, dopo un’ assenza di sett’ anni , ritornò per P Arachosia, la Drangiana e la Persia nella sua capitale, facendovi un ingresso trionfale. a04. Inorgoglito per siffatti successi, Antioco fece lega con Filippo re di Macedonia onde toglier l’Egitto a To-lommeo Epifane, principino di soli cinqu’anni. In forza del trattato tra essi concluso, Filippo dovea avere l’Egitto colla Caria, e la Fenicia in un colla Celesiria avrebbero costituita la porzione di Antioco. Quest’ultimo piombando sulle due province che dovevano passare in suo potere, le attacco così vivamente che in due campagne ne fece il conquisto (ao3). Intanto che Filippo faceva dal canto suo progressi a un dipresso somiglianti, Aristomene reggente del- I Egitto si rivolse ai Romani offerendo loro la tutela del re Tolommeo. Il senato avendola accettata vennero da esso deputati ambasciatori al re di Siria ed al re di Macedonia per invitarli di lasciar in pace l’Egitto (20a). Quivi gli ambasciatori essendovi stati mal accolti , fu Tom. II. 32 *